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Dicembre 14 2024

Derive da isolamento, gli psicologi mettono in guardia dai pericoli della rete

Il presidente dell’Ordine degli psicologi di Puglia spiega le possibili ripercussioni che si celano dietro il fenomeno scoppiato negli ultimi giorni

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L’Ordine degli Psicologi di Puglia alza il livello di guardia e suona l’allarme sulle insidie che si possono annidare, in una quotidianità segnata dal Coronavirus, tra gli utilizzi del web, di app e social network.

La quarantena a cui tutti sono sottoposti, ha fisicamente allontanato gli affetti più o meno cari e la consueta routine. Grazie all’utilizzo dei social-media, gli strumenti per provare ugualmente ad abbattere le distanze e sentirsi vicini, almeno virtualmente, sono tanti. I pericoli che girano intorno al web però, com’è noto, sono altrettanti.

L’Ordine degli Psicologi sottolinea il fenomeno del revenge porn, cioè dell’uso distorto che viene fatto di immagini o video privati, di natura erotica, che vengono diffusi sui social network o sul web a scopi vendicativi e senza il consenso della persona ritratta.

Su Telegram, social di messaggistica istantanea, sarebbe stata scoperta una chat privata con immagini, estrapolate dal web e da altre chat, senza alcun consenso, innescando un circuito di pedopornografia. Fra le vittime inconsapevoli anche alcune minorenni pugliesi che, solo dopo aver ricevuto strani inviti e richieste sui social, hanno scoperto che le loro foto postate sui loro profili erano finite in questi raccapriccianti gruppi.

«Il dato preoccupante che riguarda questo fenomeno è l’ingenuità con la quale si mette in atto – afferma il presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione Puglia, Vincenzo GesualdoFra le tante ripercussioni possibili vi è la perdita di controllo della propria intimità e dignità, in quanto una volta inviata l’immagine non si è più padroni sulla sua divulgazione, la “sindrome da trofeo” che fa sì che il contenuto venga subito condiviso, l’umiliazione e la vergogna. A queste vanno aggiunte le terribili conseguenze sull’identità, sia reale che digitale, con il rischio di veder compromessa la propria reputazione creando così problemi con nuovi partner o influenzando i futuri rapporti di lavoro.

La rete è piena di insidie e non fa una selezione, sia i bambini che gli adolescenti sono bersagli perfetti per i molestatori. È fondamentale che i genitori si informino per conoscere il mondo del web in tutte le sue potenzialità così da mettere in guardia i propri figli dai rischi».

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