L’Ordine degli Psicologi di Puglia alza il livello di guardia e suona l’allarme sulle insidie che si possono annidare, in una quotidianità segnata dal Coronavirus, tra gli utilizzi del web, di app e social network.
La quarantena a cui tutti sono sottoposti, ha fisicamente allontanato gli affetti più o meno cari e la consueta routine. Grazie all’utilizzo dei social-media, gli strumenti per provare ugualmente ad abbattere le distanze e sentirsi vicini, almeno virtualmente, sono tanti. I pericoli che girano intorno al web però, com’è noto, sono altrettanti.
L’Ordine degli Psicologi sottolinea il fenomeno del revenge porn, cioè dell’uso distorto che viene fatto di immagini o video privati, di natura erotica, che vengono diffusi sui social network o sul web a scopi vendicativi e senza il consenso della persona ritratta.
Su Telegram, social di messaggistica istantanea, sarebbe stata scoperta una chat privata con immagini, estrapolate dal web e da altre chat, senza alcun consenso, innescando un circuito di pedopornografia. Fra le vittime inconsapevoli anche alcune minorenni pugliesi che, solo dopo aver ricevuto strani inviti e richieste sui social, hanno scoperto che le loro foto postate sui loro profili erano finite in questi raccapriccianti gruppi.
«Il dato preoccupante che riguarda questo fenomeno è l’ingenuità con la quale si mette in atto – afferma il presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione Puglia, Vincenzo Gesualdo – Fra le tante ripercussioni possibili vi è la perdita di controllo della propria intimità e dignità, in quanto una volta inviata l’immagine non si è più padroni sulla sua divulgazione, la “sindrome da trofeo” che fa sì che il contenuto venga subito condiviso, l’umiliazione e la vergogna. A queste vanno aggiunte le terribili conseguenze sull’identità, sia reale che digitale, con il rischio di veder compromessa la propria reputazione creando così problemi con nuovi partner o influenzando i futuri rapporti di lavoro.
La rete è piena di insidie e non fa una selezione, sia i bambini che gli adolescenti sono bersagli perfetti per i molestatori. È fondamentale che i genitori si informino per conoscere il mondo del web in tutte le sue potenzialità così da mettere in guardia i propri figli dai rischi».