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Dicembre 14 2024

Agenzia regionale del lavoro, partono le assunzioni e si scatena la polemica politica

Pubblicati i bandi per l’assunzione a tempo determinato di 128 nuove risorse all’Arpal, le opposizioni fanno fronte comune e insorgono: «È campagna elettorale»

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L‘Arpal – agenzia regionale per le politiche attive del lavoro è pronta ad assumere a tempo pieno e determinato 128 nuove risorse. Sono stati pubblicati nelle scorse ore i due bandi volti alla selezione di personale pronto a ricoprire ruoli strategici e permettere all’agenzia regionale di svolgere le proprie funzioni nel migliore dei modi, dovendo far fronte anche a un complesso momento di rilancio dell’economia pugliese, piegata dallo stop causato dall’epidemia globale da Coronavirus.

In accordo con il governatore Michele Emiliano e l’assessore regionale al Welfare Sebastiano Leo, il commissario straordinario dell’Arpal Massimo Cassano ha dato il via libera alle prime due selezioni pubbliche per la ricerca di 88 specialisti in mercato e servizi per il lavoro e 40 istruttori per il mercato del lavoro.

Modalità di partecipazione e requisiti sono reperibili sul sito internet di Arpal Puglia. «Lo sviluppo del capitale umano – commenta Cassanocostituisce per l’Arpal Puglia una leva strategica per l’evoluzione professionale degli operatori dei Centri per l’Impiego e per la più ampia condivisione degli obiettivi di modernizzazione, svolgendo un ruolo primario nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia dell’attività dell’Agenzia e dei servizi offerti».

Immediata la reazione delle opposizioni, che parlano di “bandi a orologeria, a ridosso della campagna elettorale”. A scatenare dissapori in casa Cinque Stelle e Forza Italia, ancora una volta uniti dopo aver perso in Aula la battaglia per la nomina di un direttore generale che prendesse il posto dell’attuale commissario straordinario, una manovra per assicurare a Cassano e ad Emiliano, candidato al secondo mandato, un numero cospicuo di voti.

«I bandi sono attesi da gennaio – attaccano i pentastellati – e arrivano, in perfetto ritardo, a ridosso della campagna elettorale. Questo nonostante le risorse ministeriali fossero state erogate da tempo. In Puglia manca una visione politica e una strategia per far funzionare l’Arpal, tanto che a due anni dalla costituzione siamo ancora fermi al commissario, che di straordinario ha ben poco».

«Ecco la prova che il lavoro è un mercimonio per Emiliano e Cassano, la cui nomina è illeggittima e quindi anche i bandi sono nulli». Così i capigruppo di FdI e FI, Ignazio Zullo e Nino Marmo, che proseguono: «Questo significa concedere all’ex senatore Cassano di gestire assunzioni e metterlo nelle condizioni migliori per fare campagna elettorale a favore suo e del presidente Emiliano».

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