È venuto a mancare nelle scorse ore Benedetto Farina, un cittadino ostunese che ha dedicato all’impegno e all’attivismo politico gran parte della sua vita. Da uomo di sinistra, pur non essendosi mai schierato con nessun partito, ha portato avanti diversi importanti progetti a vantaggio della collettività, sia in qualità di consigliere comunale e di assessore alle politiche sociali, che da semplice cittadino. Benedetto Farina, cardiopatico da diverso tempo, lascia la sua famiglia, i suoi amici e le tantissime persone che gli hanno voluto bene all’età di 69 anni, a causa di una serie di complicazioni legate alle sue condizioni di salute.
Numerosissimi i messaggi di cordoglio comparsi sui social appena la notizia si è diffusa, a testimonianza della stima e dell’affetto provato nei suoi confronti. Benetto Farina sarà ricordato per il grande lavoro di mediazione svolto nella primavera del ’90 per favorire l’accoglienza del popolo albanese in fuga dalla guerra civile. In quell’occasione favorì la creazione di una cordata di imprenditori che finanziò le attività previste dal piano di accoglienza, senza gravare sulle casse pubbliche.
Protagonista di tante battaglie, il suo unico intento è stato sempre quello di operare nel bene e per il progresso civile della sua comunità. Attento all’ecologia e fervido sostenitore della salvaguardia ambientale, Benedetto Farina ha giocato un ruolo fondamentale nella creazione del Campus e della riqualificazione dell’annesso “boschetto dell’acquaro”, come anche nella rivalutazione paesaggistica degli orti storici, o degli antichi “Giardini”, come amava chiamarli lui usando un termine attinto alla cultura dei nostri antenati. Nell’ottica di difendere e tramandare il patrimonio culturale ostunese, due anni fa, insieme al fratello Beniamino e ad altri amici ha dato vita all’associazione culturale “Lu Scupariedde”, nata con l’obiettivo di restituire l’originario candore al centro storico di Ostuni, attraverso un ambizioso discorso relativo al trasferimento di questo antico sapere alle generazioni attuali.
Con questo obiettivo è stato infatti attivato un corso professionalizzante per “Mastro lenitore”, dedicato a quanti hanno voluto apprendere un’antica professione, diventata un’arte grazie a persone come appunto Benedetto Farina. L’elenco delle attività svolte nell’arco della sua esistenza, puntualmente a sostegno degli ultimi e negli interessi della collettività, sarebbe interminabile. Perciò, questo piccolo contributo scritto in ricordo di Benedetto Farina si conclude con le parole di Giancarlo Scalone, segretario cittadino del partito comunista, che ha portato avanti con lui il progetto per la rigenerazione degli orti storici: «Benedetto è stato il compagno di tante battaglie, perciò rimarrà per me, come per tanti amici più giovani di lui, un grande punto di riferimento».