Chiude per cinque giorni l’Aranceto, uno dei luoghi simbolo della movida ostunese. Già finita al centro di una polemica accesasi in rete la settimana scorsa e ripresa dalla stampa locale, la discoteca è stata oggetto di controllo da parte della Polizia di Stato durante la serata di martedì 14 luglio.
«La costante attività di monitoraggio e controllo svolta dalla Task Force coordinata dalla Divisione Amministrativa della Questura di Brindisi, grazie all’attiva collaborazione dei poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Ostuni, ha condotto – si legge nella nota stampa diramata dalla Questura – all’adozione di un provvedimento di chiusura di una nota discoteca sedente sul litorale della Città Bianca».
Il provvedimento ha una durata provvisoria di cinque giorni, periodo che potrebbe essere ulteriormente esteso, ai sensi della normativa vigente in materia di contrasto all’epidemia Covid-19.
«Il motivo del provvedimento sanzionatorio adottato dalla Questura – continua la nota – è stato determinato dal riscontro effettuato dai poliziotti della presenza, all’interno della struttura, di oltre 1000 persone: quasi 600 in più rispetto alla capienza prevista dalla licenza comunale e ben 800 rispetto alla regolamentazione regionale anti Covid-19».
Oltre alla disposizione di chiusura, al gestore della discoteca è stata contestata la violazione dell’ordinanza comunale che regola le emissioni sonore, poiché la diffusione della musica si è protratta oltre l’orario consentito. È stata riscontrata inoltre la somministrazione di alcolici a minori e, ad aggravare ulteriormente le condizioni di assembramento in atto, si è ritenuto necessario l’intervento del personale del 118 che ha soccorso un ragazzo colto da malore.
La Questura di Brindisi comunica che l’azione di monitoraggio e controllo della “Task Force” proseguirà nelle prossime settimane, con frequenza quotidiana.
