Cresce la preoccupazione relativa alla diffusione e all’avanzamento della Xylella. I monitoraggi in corso riferiscono di come il contagio, che da anni sta seriamente segnando l’agricoltura, l’ambiente e le produzioni pugliesi, prosegue la sua risalita lungo il tacco dello stivale italiano.
Il sito istituzionale “Emergenza Xylella” ha pubblicato negli ultimi giorni 10 comunicazioni Selge, le numero 274, 279, 286, 288, 295, 300, 305, 310, 312, 319, riferite al ritrovamento di 136 piante di olivo infette.
Due esemplari appartengono alla zona cuscinetto, in agro di Monopoli, piante distanti e quindi considerabili entrambe nuovi focolai. I rimanenti figurano in zona di contenimento, nei comuni di Cisternino (24), Fasano (25), Ostuni (72), Ceglie Messapica (8) e, nel tarantino, Martina Franca (5). Anche in zona di contenimento in molti casi i positivi sono riconducibili a nuovi focolai.
Il batterio sta consolidando dunque la sua presenza sia nella Piana degli Ulivi Monumentali che sull’altopiano collinare. Si assiste infatti alla moltiplicazione dei focolai nella parte residuale dell’agro di Ostuni ancora monitorata (gran parte dell’agro, essendo in zona infetta, non lo è più). A Cisternino e Fasano, si è passati dai 2 focolai dello scorso anno ai 9 attuali, peraltro a monitoraggio ancora in corso.
Tra gli altri spicca un nuovo focolaio a Cisternino, con un cluster di ben 22 alberi infetti, ed a Martina dove è stata riscontrata la comparsa di un focolaio di 5 piante. Particolare preoccupazione è destata dal ritrovamento di nuovi focolai in zona cuscinetto, dove la normativa prevede la rimozione anche delle piante suscettibili circostanti nel raggio di 50 metri.
Intanto nelle scorse settimane, l’on. del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano, ha riferito dello stanziamento governativo riguardante un primo intervento di cinque milioni di euro per gli ulivi plurisecolari della Puglia, che saranno spesi anche per tutelare la storica “Piana dei Monumentali”. Con i cinque milioni di euro, previsti dal decreto, si potrà avviare un’azione sperimentale con l’obiettivo di impedire l’avanzata della Xylella. Un milione di euro è previsto nel 2020; quattro nel 2021.