La provincia di Brindisi è terza in Puglia per indice di criminalità, dopo quelle di Foggia e Bari. Sale sul podio regionale della classifica tematica stilata annualmente dal Sole 24Ore la provincia di Brindisi, seguita da Barletta-Andria-Trani, Lecce e Taranto.
A certificare il triste scenario, i dati forniti dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno raccolti ed elaborati dalla nota testata economica nazionale nell’ambito di una delle classifiche tematiche collegate alla classifica generale “Qualità della vita 2020”.
La nostra provincia ha visto depositare 12.190 denunce, ovvero3.122 ogni 100mila abitanti, che fanno del territorio brindisino la 49esima provincia sulle 106 italiane prese in considerazione. Una posizione di metà classifica dunque, che peggiora rispetto allo scorso anno, quando il brindisino era al 54esimo posto. I numeri, tuttavia, sono sostanzialmente gli stessi, quando non leggermente migliorati. Lo scorso anno, infatti, il Sole 24 Ore registrava un totale di 12.557 denunce, ossia 3.195,4 ogni 100mila abitanti. La situazione peggiore, che vede Brindisi nella top ten nazionale, è quella relativa ai furti d’auto. Rimasta, tra l’altro, sostanzialmente immutata rispetto alla classifica dello scorso anno. Nel 2020, infatti, la provincia risulta essere la settima in Italia, con 1.371 denunce, 351,1 ogni 100mila abitanti.
E nel 2019 Brindisi era sempre al settimo posto, con 1.310 denunce, vale a dire 333,4 ogni 100mila abitanti. Altre categorie nelle quali il territorio brindisino fa registrare dati particolarmente negativi rispetto alla media italiana sono quelle relative ad associazione di tipo mafioso (in 13esima posizione con 3 denunce, 0,5 ogni 100mila abitanti), riciclaggio e impiego di denaro (in 14esima posizione con 20 denunce, ovvero 5,1 ogni 100mila abitanti) ed estorsioni (18esima posizione con 72 denunce, 18,4 ogni 100mila abitanti). In particolare, a destare preoccupazione è proprio quest’ultimo indicatore, che nel giro di un anno ha fatto registrare un evidente peggioramento. Nel 2019, infatti, Brindisi era al 58esimo posto (con un salto, dunque, di 40 posizioni) con 58 su 57 denunce, ovvero 14,5 ogni 100mila abitanti.
Tra i reati meno commessi a Brindisi e provincia, sempre in proporzione al numero degli abitanti, ci sono invece le violenze sessuali (posizione 102 su 106 con 14 denunce complessive, vale a dire 3,6 ogni 100mila abitanti), truffe e frodi informatiche (96esima posizione con 962 denunce in totale, ovvero 246,4 ogni 100mila abitanti), omicidi colposi (94esima posizione, con un totale di 6 denunce, dunque 1,5 ogni 100mila abitanti) e rapine in casa (91esima posizione in Italia, con un totale di 7 denunce, 1,8 ogni 100mila abitanti).
Posizione di metà classifica, invece, per gli omicidi volontari. Il Sole 24 Ore, sulla base dei dati del ministero dell’Interno, ne registra solo due, ovvero 0,5 ogni 100mila abitanti, che fanno di Brindisi la 51esima provincia d’Italia per questo tipo di reato. Leggermente meno bene, invece, il fronte della droga. Per quanto riguarda il consumo di stupefacenti, infatti, Brindisi è al 29esimo posto in Italia, con 277 denunce, ovvero 70,9 ogni 100mila abitanti. Mentre per quanto riguarda lo spaccio, le denunce sono 190, ovvero 48,7 ogni 100mila abitanti, che fanno della provincia Brindisina la 27esima sul territorio nazionale.