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Ottobre 17 2024

Ospedale di Ostuni diventa presidio Covid, il Forum: «Sia garantita sicurezza a operatori e utenti»

Il Forum della Società Civile chiede alle istituzioni che vengano efficacemente tutelati medici e operatori sanitari, assicurando ai cittadini adeguata assistenza e accesso a tutte le cure

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L’ospedale di Ostuni è da ieri, giovedì 12 novembre, uno dei presidi Covid della Provincia di Brindisi. Interviene sulla decisione presa dalla ASL locale e dal dipartimento alla salute regionale, il Forum della Società Civile di Ostuni che, attraverso una lettera indirizzata al sindaco Guglielmo Cavallo, al direttore generale ASL Giuseppe Pasqualone e al direttore del dipartimento regionale Vito Montanaro, chiede alle istituzioni che vengano efficacemente tutelati medici e operatori sanitari, assicurando ai cittadini adeguata assistenza e accesso a tutte le cure.

Il Coordinamento del Forum, dopo aver esaminato la decisione della Regione Puglia di adeguare la Rete Ospedaliera alla drammatica situazione sanitaria creata dalla pandemia e di impegnare l’intera struttura di Ostuni alla cura esclusiva dei malati che non hanno bisogno della terapia intensiva, esprime preoccupazioni e proposte.

«Questa scelta – si legge nella lettera firmata dal presidente del Forum Enzo Cappettacomporta la sospensione di ogni attività nelle Unità Operative di Medicina, di Pneumologia, Chirurgia e Ortopedia e il difficile accesso al Pronto Soccorso, dove transiteranno i malati Covid. Ogni altra emergenza sanitaria della Zona Nord della provincia di Brindisi sarà indirizzata ai Pronto Soccorso di Brindisi e Francavilla Fontana. I malati Covid con necessità di terapia intensiva saranno ricoverati a Brindisi.

 Si determina una situazione ad alto rischio per gli abitanti di Ostuni e dei Comuni vicini per i tempi e le difficoltà a raggiungere le strutture sanitarie, in caso di urgenza di intervento per ogni altra patologia.

 Il Coordinamento del Forum chiede al Sindaco di Ostuni di intervenire presso la Direzione Sanitaria della ASL Brindisi e la Direzione Regionale della Sanità per chiedere: ogni garanzia per il rispetto del diritto alla salute e all’accesso alle cure dei cittadini di Ostuni e della Zona Nord della provincia di Brindisi; il potenziamento della Medicina Territoriale (assistenza domiciliare, sostegno alle persone con disabilità, salute mentale); il funzionamento in sicurezza degli operatori e dei cittadini di tutti gli Ambulatori del Distretto Sanitario, che dovranno garantire l’assistenza sanitaria delle diverse specialità mediche; la presenza attiva dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA) per l’assistenza domiciliare dei malati di Covid; il funzionamento del Laboratorio Analisi dell’Ospedale anche per gli esterni; l’assicurazione che, dopo la drammatica emergenza Covid, l’Ospedale Civile di Ostuni torni ad operare con tutte le Unità Operative e i Servizi di Ospedale di Base.

Il Coordinamento del Forum chiede al Direttore Generale della ASL Brindisi e al Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia: la copertura di tutti gli organici degli operatori sanitari operanti nell’Ospedale Civile e nella Medicina del Territorio; la realizzazione degli otto posti di Terapia Intensiva previsti per l’adeguamento della Rete Ospedaliera della Regione Puglia; la possibilità di effettuare tamponi in tempi rapidi e  risposte in tempi accettabili, per una reale tracciabilità dei contagi per scongiurare focolai difficili da gestire; il completamento dei lavori nell’ala ovest del reparto di ortopedia e l’inizio dei lavori per la sala prelievi del Laboratorio Analisi nei locali ex Pronto Soccorso; il reale funzionamento dei diversi e previsti Ambulatori del Distretto Sanitario, a partire da Ortopedia, Chirurgia, Pneumologia e Cardiologia, prima funzionanti all’interno dell’Ospedale; il potenziamento del servizio emergenza 118, considerata la crescente richiesta di interventi e  le nuove distanze da coprire nei casi di urgenza; il completamento urgente dei lavori di Ampliamento-Piastra dell’Ospedale di Ostuni, dopo 16 anni dalla loro deliberazione (2004-2020), dopo aver speso 5.800.000 euro per i lavori in corso, dopo aver deliberato  quattro varianti in corso d’opera, dopo che sono trascorsi   4 Direttori Generali della ASL Br e 5 Giunte Regionali. L’utilizzo dei suoi 4.000 mq. avrebbe permesso, oggi, l’allocazione di 60 posti  letto al primo e secondo piano della struttura e di tutti i  servizi al  piano terra, con ingresso autonomo ed uno spazio esterno di 17.000mq.

Il Coordinamento del Forum – conclude la nota – ritiene fondamentale ogni intervento per rispondere alla drammatica situazione sanitaria, garantendo sicurezza e tutela agli operatori sanitari, e assicurando a tutti i cittadini una adeguata assistenza e l’accesso a tutte le cure».

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