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Ottobre 18 2024

Stop all’appalto per la gestione del parcheggio di Santa Lucia: società raggiunta da interdittiva antimafia

Il Prefetto di Lecce ha disposto un approfondimento investigativo sulla società che ha gestito durante la scorsa estate il parcheggio sul litorale ostunese, vincitrice di un bando comunale da 500 euro

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Un appalto da 500 euro che avrebbe generato introiti per un valore di circa 60mila euro. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti negli scorsi mesi è finito il bando pubblico del Comune di Ostuni, definito con la delibera di giunta n. 130 del 26 giugno scorso, che affidava la gestione estiva del parcheggio nella zona marina di Santa Lucia. La società che qui si è occupata del servizio, la Pkt Srls con sede a Campi Salentina, è stata raggiunta negli scorsi giorni da un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Lecce, ente competente per territorio, guidato da Maria Rosa Trio.

La società affidataria è stata oggetto di un approfondimento investigativo portato avanti dalla Questura di Brindisi, poi trasmesso alla Prefettura salentina, che ha inteso far luce non solo sulla procedura di gara, ma anche sui presunti legami della stessa società con la criminalità organizzata. Secondo la Prefettura infatti “sono emersi evidenti elementi indiziari del pericolo di infiltrazione mafiosa”. I motivi sarebbero riconducibili ai precedenti penali dell’amministratore, l’ostunese Giovanni Taliente, e dei due soci, Gregorio Pellicano di Campi Salentina e Cataldo Tanzarella Tanzarella di Ostuni, nonché al loro legame con alcuni personaggi già noti alle forze dell’ordine.

L’informativa della Questura – si legge nell’atto del Prefetto Trio – ha disvelato aspetti di rilevante interesse investigativo ai fini dell’accertamento del pericolo d’infiltrazione mafiosa, anche in relazione all’aggiudicazione del servizio di gestione dei parcheggi in zona Santa Lucia di Ostuni e alle modalità con cui la società in questione si è aggiudicata tale servizio particolarmente redditizio nei periodi estivi”.

A insospettire gli inquirenti è il valore economico del bando. Secondo la normativa in vigore, sotto la soglia dei 500 euro la stazione appaltante, in questo caso il Comune di Ostuni, non è tenuta a richiedere la certificazione antimafia. Inoltre il valore del bando è  definito “irrisorio, a fronte di un guadagno reale per la società di circa 60mila euro”. L’area di proprietà comunale adibita a parcheggio nei pressi del Residence Santa Lucia ha un’estensione di 3500mq, per una capienza massima di 140 posti auto. Considerando che per ogni auto è richiesto il pagamento di 4 euro e che il servizio è stato attivo dalle ore 8 alle ore 20, gli inquirenti hanno evidenziato uno sproporzionato vantaggio per la società salentina.

Gli accertamenti svolti dalle forze di Polizia – è specificato nell’interdittiva – hanno infatti rilevato l’evidente incongruenza nel rapporto tra la soglia assegnata al bando e il reale guadagno dato alla gestione del servizio”.

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