La Puglia torna in zona gialla da domani, giovedì 11 febbraio. La notizia giunge a seguito della riunione straordinaria della cabina di regia di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, in cui sono stati rivisti i dati pugliesi relativi alla diffusione dei contagi, sulla base delle richieste di correzione avanzate dalla Regione.
Il ministero della Salute ha accolto la richiesta di correzioni inviate dall’assessorato alla Sanità, che chiedeva sostanzialmente di rivedere al ribasso i dati sui nuovi casi e aggiornare i numeri sui posti letto di terapia intensiva liberi, inserendo 100 posti letto in più.
«Si è trattato di una discussione molto tecnica – spiega l’assessore alla Salute Pierluigi Lopalco – esiste un tecnicismo nella comunicazione dei posti letto della Protezione civile che sono definiti disponibili, ma non attivati. Abbiamo fatto capire al ministero che quei posti erano attivabili in qualsiasi momento. Quanto al trend, il ministero registrava un aumento dei casi del 2 per cento. Noi abbiamo invece fatto notare che quell’aumento settimanale non incideva sul trend mensile, che invece è in discesa».
La cabina di regia, oltre ad aver accettato le richieste della regione, ha disposto per la Puglia il passaggio dalla zona di rischio “alto” a quella di rischio “moderato”, consentendo così l’ingresso in zona gialla.
Le regole della zona gialla:
Coprifuoco e spostamenti – Il coprifuoco è fissato dalle 22 fino alle 5. Dopo quell’ora ci si può muovere solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Per spostarsi in quegli orari bisognerà munirsi di autocertificazione. Resta l’obbligo di mascherina anche all’aperto, fatta eccezione per i bambini al di sotto dei sei anni, di chi svolge attività sportiva e di chi ha patologie. Fino al 15 febbraio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, tranne quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute.
Visite – Una sola volta al giorno è permesso spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle che già vivono nella casa di destinazione. Chi si sposta può portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Scuola – Le scuole superiori adottano la didattica in presenza almeno al 50 per cento ed entro il limite del 75 per cento. Per medie ed elementari resta la didattica in presenza, ma con l’obbligo di mascherina per i bambini con più di sei anni. Le università organizzano la didattica con le autorità regionali.
Bar e ristoranti – Per bar e ristoranti restano le regole di apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. I musei possono rimanere aperti dal lunedì al venerdì tranne nei giorni festivi.
Cinema, teatri e sport – Rimangono chiusi i cinema, i teatri, le sale scommesse, le sale da gioco, le discoteche, le sale da ballo, le sale da concerto, le palestre, le piscine, i parchi tematici, le terme, i centri benessere. I negozi sono aperti, ma i centri commerciali sono chiusi nel weekend. Chiusi gli impianti sciistici fino al 15 febbraio, previa autorizzazione delle autorità regionali, in base alla situazione sanitaria.