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Ottobre 17 2024

Perde la casa e tutti i suoi averi in un incendio, il Cobas di Ostuni: «Un alloggio per Angelo subito»

La sezione ostunese del sindacato esprime solidarietà per Angelo Ciacciolo, 50enne ostunese che ha perso tutto quello che aveva oltre un mese fa

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Dopo aver raccontato la triste storia di Angelo Ciacciolo, 50enne ostunese che ha perso tutto, anche il suo canarino, in un presunto incendio doloso divampato nell’appartamento di proprietà comunale in cui ha vissuto per otto anni. La comunicazione di rilascio dell’immobile gli viene consegnata da un messo comunale il 10 marzo scorso, quattro giorni dopo l’incendio. Senza casa e senza null’altro, con alle spalle una storia di sacrifici e privazioni, Angelo vive ora per strada e viene aiutato da amici e parenti.

Sulla situazione di Angelo è intervenuta la sezione locale del Cobas, che nelle scorse ore ha inviato in redazione una nota stampa per esprimere solidarietà al nostro concittadino.

«L’episodio relativo alla richiesta di rilascio dell’immobile da parte di Angelo Ciacciolodichiarano dal sindacato Cobas di Ostuni non solo lo configuriamo come indice di un dramma individuale ma, al contempo di un problema sociale, quello della drammatica condizione che sono costretti a vivere le fasce più deboli e meno protette e garantite della nostra società. Nel giro di poche ore ci si trova senza un tetto sulla testa, per strada esposti non solo ai rigori del tempo, ma anche alle insidie e alle minacce di una pandemia che, proprio nella nostra regione, assumono i caratteri preoccupanti della “zona rossa”.

Questo è quello che è successo ad Angelo: il suo povero, povero in tuti i sensi, alloggio comunale di 15 metri quadri, sprovvisto di luce elettrica acqua e gas, durante sua assenza va in fiamme, e da quel momento lui è senza un tetto: dopo le fiamme non solo il sequestro ma anche “la notifica per la comunicazione di rilascio dell’immobile”, da parte del comune. Tenta di parlare col Sindaco, ma questi non lo riceve perché troppo occupato in riunioni più importanti… però gli fa sapere che il comune non ha disponibilità di altri locali da concedergli.

Noi ci chiediamo cosa c’è di più importante di un cittadino che in piena emergenza pandemica diventa improvvisamente un senza tetto… e sopratutto ci chiediamo dov’è finita la buona volontà di un’amministrazione che a Natale spende circa 40mila € in luminarie natalizie e non può permettersi di garantire un alloggio, anche di fortuna, ad uno dei cittadini più deboli. Ci chiediamo dove possiamo reperire e recuperare i frutti di quella vocazione cristiana che fa parte della personalità di questa amministrazione comunale.

In Italia si contano ormai 8 milioni di persone in povertà assoluta: senza possibilità di cura, di alimentarsi decorosamente e con il problema casa che incombe su ormai tante, troppe famiglie. Angelo, come tanti diseredati dell’ austerity. Politica questa che caratterizza ormai qualsiasi coalizione governativa scandendone le sue politiche antipopolari.

I Cobas di Ostuni sono sconcertati da un atto inspiegabile e che dalle peggiori politiche di destra, sconfina nel terreno inesprimibile della cattiveria. Chiediamo a voce alta che venga immediatamente individuata una soluzione per Angelo, nostro concittadino, che lo sottragga ai rigori del clima, al pericolo pandemico e che possa essere accolto in una casa dignitosa, confortevole, una condizione che non limiti le sue libertà individuali. Per una città umana e solidale».

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