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Dicembre 14 2024

Covid, carenza di vaccini Pfizer in Puglia: da oggi somministrazioni solo su prenotazione

Chi non si è potuto vaccinare con Pfizer avrà la possibilità di farlo a breve, non appena ci sarà nuova disponibilità

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La Asl di Brindisi, in una breve comunicazione pubblicata sulla pagina Facebook, avvisa l’utenza che in tutta la Puglia  c’è carenza di vaccini Pfizer. «Quando arriva una fornitura – spiega la Asl – nella distribuzione hanno priorità i pazienti domiciliari vaccinati dai medici di famiglia, le seconde dosi degli over 80 già programmate e gruppi di categorie chiamate dai centri di cura come oncologici, dializzati, talassemici, pazienti con malattie rare. Pertanto, per i cittadini dai 79 ai 69 anni che in questi giorni si sono presentati nei centri e che non sono stati vaccinati con Pfizer pur avendone diritto, saranno programmate nuove date appena ci sarà nuova disponibilità di vaccini. Dal 19 aprile le vaccinazioni proseguono nei centri con le persone prenotate sulla piattaforma La Puglia ti vaccina».

Nonostante i diversi intoppi organizzativi riscontrati presso diversi centri vaccini, incluso quello di Ostuni,  la Puglia, dopo un grave rallentamento, risale la “classifica” delle dosi di vaccino anti Covid somministrate rispetto a quelle disponibili. Con il 90,9% dei sieri utilizzati è infatti la terza regione d’Italia, dietro a Veneto, e Umbria.

«La Puglia è la terza regione in Italia per vaccini somministrati rispetto a quelli ricevuti – ha comunicato ieri sera lo stesso governatore della regione Puglia, Michele Emilianoma non ci consegnano abbastastanza vaccini da Roma per tenere questo ritmo. E quindi dobbiamo rallentare la nostra velocità di somministrazione per mancanza di vaccini. Ho appena scritto al Commissario Figliuolo per ottenere altri vaccini, almeno sino a che non arriveranno i carichi previsti per mercoledì, che ho chiesto comunque di anticipare.

Stiamo portando avanti a pieno ritmo la nostra campagna, abbiamo recuperato la riprogrammazione dopo il cambio di regole su Astrazeneca, secondo il piano previsto da Pierluigi Lopalco insieme al dipartimento Salute, le Asl, la protezione civile, i sindaci, le prefetture. Ma da Roma ci chiedono di rallentare perché mancano le dosi.

Per questo da domani, lunedì 19 aprile, le vaccinazioni della fascia di età 79-60 anni riprenderanno esclusivamente attraverso adesione alla campagna “La Puglia ti vaccina”  e non sarà possibile vaccinarsi “a sportello”.

La Puglia oggi è per capacità vaccinale sopra quasi tutte le più grandi Regioni italiane alla pari dell’Emilia Romagna che, a parità di abitanti, ha il doppio degli ospedali e della medicina territoriale della Puglia, ventimila medici, infermieri e operatori sanitari in più rispetto a noi e un budget sanitario su cui contare di circa 400 milioni all’anno più ricco del nostro. Questo a causa di uno storico divario tra regioni del Nord e quelle del Sud. Facciamo le nozze con i fichi secchi, siamo stremati dalla fatica per la mancanza di personale, ma stiamo facendo da pugliesi tutto il nostro dovere fino in fondo. Se avessimo vaccini per tutti potremmo mettere in sicurezza la popolazione entro l’estate. Solo nell’ultima settimana abbiamo fatto oltre 210mila somministrazioni. E ciononostante dobbiamo rallentare fino all’arrivo dei prossimi carichi. Per questo da domani solo chi ha la prenotazione potrà essere vaccinato e non potremo aprire ai 69enni non prenotati come pure pensavamo di fare.

Ringrazio il Commissario Figliuolo per il grande lavoro che sta facendo per noi, spero davvero riesca a farci arrivare un carico supplementare che ci consenta di arrivare a mercoledì senza troppi disagi, in attesa dei carichi programmati che però non sono comunque sufficienti. Gli ho chiesto anche che la ripartizione dei vaccini venga fatta in parti eguali tra le regioni in base alla popolazione per consentire gli stessi tempi di inoculazione.

Qualcuno giustamente si lamenta dei disservizi che si verificano. La logistica di questa campagna vaccinale è veramente complicata. Tre vaccini diversi, destinati ciascuno a persone con caratteristiche diverse, da sporzionare artigianalmente non disponendo di monodosi, da scongelare e conservare a temperature diverse con tempi di consegna e immediato utilizzo differenti.

Tutti stanno facendo i salti mortali e i dipartimenti di prevenzione hanno agito al meglio delle loro possibilità con enorme dedizione. Ma è capitato in alcuni momenti di dover attendere l’arrivo e lo scongelamento delle dosi supplementari e in alcuni hub si è verificato del caos, con disagi pesanti per chi era in fila, di cui mi dispiace moltissimo. Posso solo dirvi che dopo ogni singolo episodio tutti si sono rimessi al lavoro, senza sosta, per migliorare l’organizzazione ed evitare che quei disagi si ripetessero.

Un grazie a tutti voi che ci date consigli, segnalate cosa c’è da migliorare, riuscite a distinguere le cose fatte bene da quelle fatte peggio. Grazie a chi combatte con la speranza e il dolore nel cuore. Anche oggi siamo al lavoro sino a tardi, con i nostri limiti ma anche la ferma volontà di dare il massimo, come sempre».

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