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Ottobre 17 2024

Torre Guaceto, principio di incendio nella riserva: operatori e vigili del fuoco domano le fiamme

Avvolta dalle fiamme la sterpaglia a bordo strada, lungo la statale 379, in una zona già colpita in passato da incendi

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Un principio d’incendio che avrebbe potuto causare notevoli danni alla Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, si è verificato oggi, mercoledì 2 giugno, nella zona posta a monte della strada statale 379, colpita già più volte in passato da episodi analoghi. Le fiamme sono state spente dal personale del Consorzio di gestione della Riserva prima che dal bordo strada si propagassero sino agli ambienti naturali.

Poco dopo le ore 17, gli operatori impegnati nell’attività di monitoraggio dell’area protetta hanno notato la colonna di fumo. Giunti sul posto sul posto, hanno scoperto un incendio divampato verosimilmente pochi minuti prima.

Gli operatori si sono subito messi al lavoro per domare il rogo e fortunatamente ci sono riusciti prima che questo raggiungesse la chioma degli alberi aggrediti dalle lingue di fuoco. Se l’incendio le avesse intaccate, oggi si sarebbe compiuto un disastro, le fiamme avrebbero potuto avvolgere l’intera area in poco tempo.

Immediatamente il personale del Consorzio ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco che, giunti sul posto, hanno proceduto alla bonifica della zona.

«L’intervento tempestivo del personale dell’ente di gestione – si legge nella nota stampa diffusa dal Consorzio di Torre Guaceto – ha permesso di limitare i danni ed è andata fuoco un’area di pochi metri quadrati, lontana dai campi agricoli che peraltro, negli scorsi giorni, era stata oggetto di intervento da parte di Anas, che ha provveduto a tagliare la vegetazione incolta.

Ora l’auspicio del Consorzio è che gli Organi competenti intensifichino la propria azione di controllo sulla riserva. Ciò non solo per scongiurare tentativi di incendio, ma anche per assicurarsi che la riserva sia sempre accessibile alle forze di sicurezza.

Nella giornata odierna, infatti, se fosse stato appiccato il fuoco all’interno dell’area naturalistica, l’epilogo della vicenda avrebbe potuto essere dei peggiori, vista la calca di auto che, posteggiate da fruitori, ha quasi del tutto bloccato i varchi dell’area protetta».

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