Il compagno di Thomas Bitter, il turista tedesco di 53 anni deceduto a Ostuni il 15 agosto scorso, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. La notizia giunge a margine dell’autopsia svolta mercoledì 8 settembre scorso sul corpo dell’uomo, precipitato dal balcone di una stanza al sesto piano di un noto hotel situato sui colli della città bianca.
Dagli accertamenti condotti sulla salma da parte del medico legale Angelo Carusi, si esclude l’ipotesi di suicidio. La causa della caduta potrebbe essere accidentale, ma non si escludono anche altre possibilità. Sul corpo del 53enne di nazionalità tedesca non sono stati trovati segni di violenza. Fatale si è rivelata la caduta da un’altezza di circa dieci metri, che ha causato una serie di ferite gravi e traumi, tra cui quello encefalico, un’emorragia interna e l’arresto cardiaco. Tra 60 giorni saranno a disposizione dell’autorità giudiziaria anche i referti degli esami tossicologici, che forniranno un quadro più chiaro agli inquirenti.
Sull’attività d’indagine, portata avanti dalla Squadra Mobile di Brindisi e dagli agenti del commissariato di Polizia di Ostuni, vige al momento il massimo riserbo. La salma di Thomas Bitter è stata riportata presso l’obitorio del cimitero di Ostuni, in attesa di un possibile trasferimento in Germania, dove il turista viveva con il suo compagno, il 51enne originario di Ceglie Messapica che si trovava nella stanza d’albergo al momento della caduta. I due stavano trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Valle d’Itria e avevano scelto la Città bianca per festeggiare il ferragosto.
L’iscrizione e la formulazione dell’ipotesi di reato per il 52enne compagno della vittima è, al momento, un atto dovuto. L’uomo è stato ascoltato nelle scorse ore dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi, coordinati dal pm Francesco Carluccio. Secondo le ricostruzioni, all’interno della stanza dell’hotel vi sarebbe stata una lite. Poi la caduta, la cui dinamica resta ancora poco chiara.
