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Ottobre 18 2024

Zona ottocentesca in stato di abbandono: le proposte del comitato di quartiere

I circa 150 cittadini che compongono il comitato hanno chiesto un incontro con la commissione straordinaria

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È composto da circa 150 cittadini il comitato di quartiere della zona ottocentesca di Ostuni, che in questi giorni è tornato a denunciare lo stato di degrado in cui versa l’area e ad avanzare le proprie proposte per migliorarne la vivibilità.

Costituitosi nella primavera dello scorso anno grazie all’unione di esercenti e residenti delle strade a ridosso di Villa Comunale, Poste Centrali ed edificio Pessina, il comitato civico ha provato a diventare una consulta di quartiere per collaborare all’individuazione di soluzioni utili a migliorare la qualità della vita di chi abita in zona, ma la proposta protocollata in Comune il 6 maggio 2021 non ha ricevuto alcuna risposta da parte del sindaco e dell’amministrazione.

Alla faccia della tanto sbandierata partecipazione attiva, una sorte analoga a quella del comitato “ Zona ottocentesca – Villa Comunale” è spettata anche al comitato della Zona Artigianale, che ormai da tre anni attende (inutilmente) la convocazione per poter formalmente costituirsi in una consulta, come disposto dai commi 3 e 4 dell’art. 14 del Regolamento per la disciplina delle forme di partecipazione popolare”, approvato con delibera di consiglio comunale a luglio del 2015.

Tornando alla zona ottocentesca, tante sono le criticità sollevate da residenti ed esercenti, contenute nelle osservazioni relative alla procedura di approvazione del Pums – Piano urbano per la mobilità sostenibile, adottato con delibera di giunta lo scorso 15 dicembre. Alle pietose condizioni in cui versano le strade, su cui compaiono voragini e tratti in cui l’asfatlo è completamente saltato, si aggiunge l’impossibilità di trovare parcheggi liberi, anziché a pagamento, soprattutto in estate e durante le festività.

«Chiediamo l’estensione delle “aree di applicazione delle politiche di sosta riservate ai residenti” per l’area perimetrata dalle seguenti vie: Via Pola, Via A. Diaz, Via Martiri di Kindu, Via Bruno, Via Pepe, Via Vittorio Continelli. Tale esigenza – spiegano i cittadini che compongono il comitato di quartiere – nasce sia dal forte afflusso turistico nel periodo estivo e sia dall’ubicazione dell’Ufficio Poste Centrali nel cuore di questo nucleo abitativo. Crediamo che un quartiere ottocentesco con vie molto strette non possa assorbire l’enorme carico urbanistico (principalmente aumento del traffico e saturazione dei parcheggi) dettato dall’erogazione dei servizi di poste italiane. Pensiamo che non sia compatibile con le esigenze dei residenti accettare il parcheggio di una intera flotta aziendale, composta da più di venti auto e furgoni, nelle ore notturne nelle strette vie del quartiere o dei turisti nel periodo estivo».

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