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Ottobre 19 2024

Xylella, via al nuovo piano con droni e cani molecolari

Nella sorveglianza saranno impiegati la task force cinofila con i cani molecolari sperimentata da Coldiretti, Unparol, CNR ed ENCI, oltre ad aerei e droni con sensori iperspettrali e termici per la identificazione precoce di focolai di Xylella

Al via il Piano anti Xylella su 11mila ettari di territorio delimitato dall’area cuscinetto e contenimento con trattori, decespugliatori, trinciatrici, per dare battaglia all’insetto vettore della Xylella fastidiosa, la ‘sputacchina’, e contrastare l’avanzata del killer degli ulivi, salvando il patrimonio produttivo e al contempo l’ambiente e il paesaggio.

Nella sorveglianza saranno impiegati la task force cinofila con i cani molecolari sperimentata da Coldiretti, Unparol, CNR ed ENCI, oltre ad aerei e droni con sensori iperspettrali e termici per la identificazione precoce di focolai di Xylella.
Per questo Coldiretti Puglia da Monopoli ha dato il via alle pratiche di prevenzione obbligatoria, dopo la pubblicazione sul BURP del Piano d’azione 2022, per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa in Puglia, dove serve lo sforzo comune degli agricoltori, ma anche degli enti pubblici per attuare nei tempi prestabiliti e a tappeto le pratiche di prevenzione fitosanitaria per fermare l’avanzata della ‘pandemia degli ulivi’ che ha intaccato gravemente il 40% della regione con oltre 21 milioni secchi.
Coldiretti Puglia riferisce che la diffusione della Xylella Fastidiosa – ceppo pauca, quello pugliese – secondo lo studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d’America) potrà causare, se non viene fermata, un impatto economico negativo in Europa d in Italia fino a 20 miliardi.
Va dato corso all’impegno assunto nel Piano 2022 da parte della Regione Puglia di riconoscere un contributo agli agricoltori impegnati nella lotta all’insetto vettore per i costi sostenuti dagli agricoltori per le pratiche di prevenzione, perché svolgono un servizio pubblico di tutela del patrimonio olivicolo pugliese e italiano. È necessaria una proroga alla scadenza del 10 aprile perché il via al Piano dato pochi giorni fa e le condizioni climatiche avverse rendono impossibile lo svolgimento delle pratiche di prevenzione nei tempi prestabiliti.

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