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Ottobre 18 2024

Innovazione diagnostica medica, in Puglia il primo Centro di sperimentazione per la diagnosi precoce a singola molecola

L’obiettivo è quello di fornire ai medici un vantaggio contro malattie progressive, isolando in uno screening di massa i soggetti che sicuramente sono affetti da una patologia molto prima che i sintomi si manifestino

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Un accordo di collaborazione tra Regione Puglia, Università di Bari e Università di Brescia per la creazione del primo Centro di innovazione in single-molecule digital assay, per lo studio e la sperimentazione delle nuove tecnologie avanzate di rilevamento a singola molecola per la medicina precoce, in grado di rivoluzionare la diagnostica medica. L’accordo è stato sottoscritto nel Palazzo della Presidenza Regione Puglia, dal Presidente della Regione Puglia, dagli Assessori regionali alla Sanità e allo Sviluppo economico, dal Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, dal Rettore dell’Università di Brescia, Maurizio Tira.

L’accordo sancisce l’inizio di un percorso di studio e ricerca in Puglia rivoluzionario nel campo della medicina precoce, che consente di diagnosticare un numero considerevole di patologie sia umane sia del mondo vegetale, dall’analisi di campioni di facile reperimento (es. saliva) per l’individuazione anche di una singola molecola.

L’obiettivo è quello di fornire ai medici il vantaggio dell’attaccante contro una pletora di malattie progressive, riuscendo ad isolare in uno screening di massa i soggetti che sicuramente sono affetti da una patologia molto prima che i sintomi si palesino. Lo sviluppo di tecnologie abilitanti ad elevatissime prestazioni consentirebbe altresì il controllo di malattie infettive, contrastandone la diffusione, fatto questo di importanza strategica per la salute e il benessere dei cittadini e per la sostenibilità della spesa pubblica.

Fra le patologie che verranno sempre più spesso monitorate e curate grazie a tecnologie abilitanti per la medicina di precisione si annoverano: tumori, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative ed infezioni sia virali che batteriche. Spesso però l’analisi dei marcatori viene effettuata su tessuti o fluidi degli organi interessati, risultando quindi troppo invasiva. In questo scenario è strategico sviluppare dispositivi e piattaforme che consentano l’analisi di marcatori in modo poco invasivo o del tutto non invasivo, attraverso l’analisi in fluidi biologici periferici, come nel caso del sangue o della saliva. L’interesse della Regione Puglia è quello di ottenere un sistema diagnostico fino ad un milione di volte più preciso degli attuali antigenici salivari arrivando ad eguagliare le performance di un test molecolare, per elevare notevolmente le capacità diagnostiche e, conseguentemente, l’appropriatezza e la tempestività della terapia, massimizzando l’efficacia clinica e riducendo i costi.

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