In merito agli innumerevoli costi di gestione delle attività commerciali, riferiti in particolare ai tributi locali, un sostanziale aiuto agli esercenti e a tutti i commercianti potrebbe arrivare con l’applicazione di un emendamento riformulato al cosiddetto “Decreto bollette”, approvato dalle Commissioni Finanze e Affari sociali della Camera.
In pratica, anche gli enti territoriali che riscuotono direttamente i tributi o li affidano a soggetti privati iscritti all’Albo per l’accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali possono ricorrere allo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro e alla rottamazione quater. Finora ciò era possibile solo per i carichi affidati agli agenti della riscossione.
“Chiediamo ai sindaci e a chi di competenza di tutti i comuni del territorio brindisino – dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Brindisi, Michele Piccirillo – di valutare la possibilità di accogliere questa opportunità contemplata da questa normativa nazionale. Gli effetti positivi ricadrebbero sia sugli enti territoriali, che avrebbero così la possibilità di smaltire i tanti procedimenti di contenzioso, di ridurre le spese di recupero e soprattutto di introitare risorse economiche che altrimenti andrebbero perse, e sia sugli esercenti che avrebbero conseguentemente l’opportunità di guardare con fiducia e rinnovato ottimismo, stante le difficoltà economiche riscontrate in questi ultimi anni, dapprima con l’emergenza pandemica, causa di una forte contrazione dei consumi, e successivamente con l’incremento dell’inflazione, oramai a doppia cifra, sui costi di gestione e sui costi della materia prima. Sostanzialmente, in questi anni, i commercianti hanno praticamente lavorato in perdita”.
Se vogliono aderire, gli enti territoriali possono farlo emanando, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, un provvedimento in cui disciplinano:
• il numero di rate e la relativa scadenza;
• le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata;
• i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi;
• il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.