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Dicembre 8 2025

Imposta di soggiorno, Federalberghi Brindisi: “No a nuovi aumenti”

Argentieri di Federalberghi Brindisi: "Servono politiche di sostegno, non ulteriori aggravi fiscali"

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Federalberghi Brindisi esprime forte preoccupazione per le ipotesi di proroga e aumento dell’imposta di soggiorno contenute nelle anticipazioni sulla legge di bilancio 2026, che rischiano di penalizzare ulteriormente le imprese del settore turistico e ricettivo.

Le imprese e i cittadini – dichiara il Presidente di Federalberghi Brindisi, Pierangelo Argentierisi aspettano una riduzione della pressione fiscale, come più volte annunciato. Invece, le ultime notizie vanno nella direzione opposta, peggiorando una situazione già complessa per il nostro comparto. Un ulteriore incremento rappresenterebbe un aggravio ingiustificato per le imprese turistico-ricettive, già esposte a costi e adempimenti rilevanti. È necessario invece – aggiunge Pierangelo Argentieripromuovere politiche che sostengano la competitività del settore, valorizzando il contributo economico e occupazionale che le nostre attività garantiscono ai territori. È altrettanto importante che le risorse derivanti dall’imposta vengano finalmente destinate alla riqualificazione e allo sviluppo dell’offerta turistica, come previsto ma raramente applicato. Troppo spesso, infatti, i comuni utilizzano il gettito dell’imposta di soggiorno per coprire spese ordinarie di bilancio, snaturandone la finalità originaria e privando il settore di risorse che potrebbero generare valore e crescita“.

Il previsto rinnovo dell’incremento di 2 euro per persona sull’imposta di soggiorno, che avrebbe dovuto essere limitato all’anno giubilare, rappresenta un aumento significativo, stimato tra il 20% e il 40% a seconda delle tariffe applicate.

Una misura che rischia di ridurre ulteriormente la competitività delle destinazioni italiane, e pugliesi in particolare, in un momento in cui le imprese stanno ancora cercando di consolidare la ripresa post-pandemica e fronteggiare l’aumento dei costi energetici e del personale.

L’associazione provinciale degli albergatori, in linea con le prese di posizione di Federalberghi nazionale chiede al Governo e soprattutto agli enti locali di non inasprire ulteriormente la pressione fiscale sul comparto turistico ma di garantire che una quota del gettito venga effettivamente destinata alla riqualificazione delle strutture ricettive e dei servizi turistici e soprattutto di semplificare gli oneri amministrativi e gestionali a carico delle imprese chiamate a riscuotere l’imposta per conto dei Comuni.

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