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Agosto 11 2025

Ancora gravissima la bambina di sei anni scaraventata dal padre giù dal terzo piano

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Versa ancora in gravissime condizioni la bambina di sei anni lanciata ieri dal padre a Taranto dal terzo piano di un appartamento nel quartiere Paolo VI.

Un comunicato stampa emesso dalla Asl tarantina ieri sera parlava di un ulteriore peggioramento evidenziato dalla Tac a cui la piccola era stata sottoposta, alle 21.45. Nel comunicato veniva inoltre specificato che “tutti i medici di ben quattro reparti, nonostante il fine turno di lavoro” erano restati in ospedale con senso di abnegazione per cercare di salvare la vita alla bambina.

La piccola, che è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, nell’impatto con l’asfalto, dopo un volo di 12 metri, ha riportato un trauma cranico commotivo, un trauma facciale e gravissime lesioni al torace.

Intanto la ricostruzione dei fatti, parla di un padre e un compagno violento di 49 anni, che aveva perso la patria potestà proprio a causa dei maltrattamenti in famiglia. Per questa ragione i figli erano stati affidati alla nonna paterna, nella casa dove ieri è avvenuta la tragedia. E proprio a causa di una discussione che sarebbe avvenuta telefonicamente con l’ex compagna, madre dei due bambini, da cui l’uomo non aveva mai accettato la separazione, avrebbe provocato la reazione del quarantanovenne, che si è accanito prima con un coltello sul figlio di 14 anni. Quest’ultimo, è stato immediatamente accompagnato al Pronto Soccorso da un parente, e fortunatamente non ha riportato lesioni gravi.

Ma, quando i Carabinieri, sono giunti sul posto per verificare quello che stava succedendo, si sono trovati di fronte a una tragedia ancora più grande. L’uomo aveva preso dal divano la figlioletta di sei anni per scaraventarla senza pietà giù dal terzo piano, nonostante le persone che si trovavano in casa con lui avevano provato a fermarlo.

Il quarantanovenne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, dopo che i militari dell’Arma hanno dovuto sfondare la porta perché si era barricato da solo in casa. C’è voluta un’ora per poterlo disarmare e arrestare.

L’uomo dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.

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