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Dicembre 14 2024

Assalto bancomat, rapinatore ucciso: atti secretati in attesa dei risultati delle perizie

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Atti secretati per decisione del Pubblico Ministero, Pierpaolo Montinaro, titolare del fascicolo sul conflitto a fuoco tra poliziotti e rapinatori, nel corso di un tentativo di assalto a uno sportello bancomat a Brindisi, nel quartiere Commenda.

Dovranno essere l’esame autoptico e la perizia balistica a spiegare la dinamica dei fatti, togliendo ogni ombra di dubbio su come siano andati i fatti prima, durante e dopo il conflitto a fuoco tra malviventi e Polizia.

Intanto, alla notizia giunta ieri dei due poliziotti indagati per omicidio colposo, il Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) insorge.

A perdere la vita è stato Giovanni Ciccarone, pregiudicato ostunese che nelle prime ore di sabato 21 luglio insieme ad altri quattro complici si preparava a far saltare uno sportello bancomat a Brindisi. L’arrivo dei poliziotti, allertati da un cittadino che aveva chiamato il 113, ha sventato l’assalto al bancomat e innescato un conflitto a fuoco con i malviventi, in cui ha perso la vita uno dei cinque.

Da qui l’iscrizione nel registro degli indagati di due poliziotti, descritta come un “atto dovuto” dal Tribunale di Brindisi che sta indagando sui fatti.

A sfogarsi con una nota è il segretario generale del Sap. «Non è un Paese normale- afferma in una nota Stefano Paoloni, segretario del Sap- quello in cui due appartenenti alle Forze dell’Ordine devono essere indagati per potersi tutelare, solo per aver fatto il proprio dovere».

«Lo chiamano ‘atto dovuto’-continua Paoloni- utile a conferire gli incarichi per autopsia e perizia balistica. Se si è convinti della bontà dell’operato dei colleghi, non è accettabile che siano indagati. In questo caso dovrebbe essere lo Stato a partecipare al procedimento penale per garantire i propri appartenenti, senza obbligare i poliziotti a sborsare di tasca propria migliaia di euro per spese legali e peritali. I colleghi non erano in giro a zonzo per la città. Erano in volante, a rischiare la propria incolumità, per la sicurezza dei cittadini. Senza garanzie funzionali adeguate, non esistono forze dell’ordine efficaci. Purtroppo – conclude conclude il segretario del Sap – il messaggio che passa è ben chiaro: se ti va bene ti paghi l’avvocato, se ti va male ci lasci le penne. Ancora una volta le telecamere sarebbero state utili per dirimere ogni controversia, in quanto l’accaduto sarebbe stato documentato».

Intanto questa sera, dopo le ore 20, verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Giovanni Ciccarone da parte del medico legale incaricato, Antonio Carusi. L’incarico per la perizia balistica è stato invece affidato al perito Alessandro Biagini.

Gli atti sulla vicenda sono stati secretati per volontà del Pubblico ministero, Pierpaolo Montinaro, che ha ritenuto opportuno agire con questa modalità considerata la delicatezza del caso e delle indagini. Per conoscere la verità si dovranno quindi aspettare i risultati dell’esame autoptico e della perizia balistica, che dovranno appurare con certezza chi ha sparato per primo e la dinamica dei fatti.

Intanto le immagini di video sorveglianza che avrebbero ripreso il conflitto a fuoco sarebbero già state acquisite dai poliziotti e consegnate al Pm incaricato.

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