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Ottobre 18 2024

Cantine d’Italia 2023: un ruolo importante per la Puglia nella Guida dedicata ai turisti del vino

La Puglia si distingue con 28 cantine recensite, in crescita rispetto all’edizione 2022. Di queste 6 ottengono il riconoscimento dell’Impronta Go Wine; spicca la cantina Conti Zecca di Leverano che ottiene il riconoscimento per il primo anno

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Cantine d’Italia 2023 si presenta con 830 cantine selezionate, 251 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.550 vini segnalati, circa 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire.

Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini. Una Guida pensata per i turisti del vino, invita a camminare l’Italia del vino, racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”. Ovvero la Cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.

La Cantina che, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.

Il volume consiste in un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni.

Sale complessivamente il numero delle cantine pugliesi inserite nella Guida, con una conferma per la crescita complessiva della regione nel contesto del panorama nazionale e con una ripartizione che tiene conto di diverse aree viticole, fra la Daunia, le aree di Gioia del Colle e Manduria e il Salento in particolare.

Da segnalare che con l’edizione 2023 la cantina Conti Zecca di Leverano ottiene per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta Go Wine.

Sono in totale 251 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2023: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.

Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.

Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina.

Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno.

Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.

La Puglia si distingue con 28 cantine recensite, in crescita rispetto all’edizione 2022. Di queste 6 ottengono il riconoscimento dell’Impronta Go Wine; spicca la cantina Conti Zecca di Leverano che ottiene il riconoscimento per il primo anno.

Esse sono:

Conti Zecca – Leverano (Le)

D’Araprì – San Severo (Fg)

Felline – Manduria (Ta)

Leone De Castris – Salice Salentino (Le)

Longo Alberto – Lucera (Fg)

Rivera – Andria (Ba)

In particolare la cantina Leone de Castris conferma le Due  Impronte.

Il Premio “Enocultura”, uno degli 8 Premi Speciali della Guida, va alla cantina Produttori di Manduria per il Museo della Civiltà del Vino Primitivo. Il premio intende valorizzare l’importante iniziativa culturale svolta dalla cantina, per comunicare storia e cultura del vino, a fianco dell’attività produttiva. Un Museo visitabile, nello stesso edificio che ospita la cantina e che accresce la dimensione sociale della Produttori di Manduria, secondo la mission di un’attività di cooperazione. Un Museo che sviluppa anche una vocazione all’accoglienza nel segno dell’enoturismo.

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