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Dicembre 14 2024

Caos al centro di raccolta: «Emergenza rifiuti, o scarsa efficienza?» Le considerazioni di un cittadino

Un cittadino ostunese evidenzia le problematiche del centro di raccolta e avanza alcune ipotesi per la loro risoluzione

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Da diversi giorni il centro di raccolta comunale in contrada Santa Caterina è in costante affanno a causa di una quantità di rifiuti aumentata esponenzialmente nell’ultimo periodo. Chiuso per un intervento straordinario di pulizia e manutenzione nella giornata di ieri, giovedì 26 agosto, dopo l’esposto presentato al Noe di Lecce da parte dei residenti della zona artigianale, un cittadino ostunese riprende quanto rappresentato dagli abitanti del quartiere, mettendo in evidenza le problematiche del centro di raccolta e avanzando alcune ipotesi per la loro risoluzione.

«Recatomi al Centro Raccolta – risiedo in una contrada ostunese, servita quando capita – ho trovato la situazione descritta esattamente dagli abitanti di Santa Caterina. Non esiste un responsabile definito; – spiega il cittadino esponendo le sue “osservazioni operative” – gli operatori si aggirano confusi per il caldo, la puzza e la mancata organizzazione; i conferenti parcheggiano dove trovano, ostacolando il lavoro dei camion, protestando vivacemente verso gli operatori quando li pregano di spostarsi; per i rifiuti “pesanti” è ovvio che entrare diventa un miracolo; non esiste un Vigile Urbano che ordini l’afflusso; nelle contrade i nuovi eleganti contenitori con tessera servono solo per appoggiare i sacchetti, la loro capienza infatti appare limitata e complesso il sistema. A tutto ciò si aggiungono le difficoltà dovute al fatto che i lavori di riqualificazione presso il Centro Raccolta non sono stati portati a termine nei tempi annunciati e neppure si sa quando ciò avverrà e come sarà fatto».

Alle osservazioni personali, il cittadino aggiunge alcuni suggerimenti all’indirizzo dell’amministrazione comunale: «Sia d’estate che di inverno, una volta per tutte, il Comune si occupi seriamente di questo servizio. Prenda ad esempio i Comuni limitrofi come Cisternino, Ceglie, Martina Franca. Il turismo mangia e fuggi rovina città e dintorni: non basta la visita di Madonna o una cena di Di Maio per diventare famosi. Suggerisco di incentivare economicamente gli operatori ecologici con parte della contravvenzioni. Il Comune si costituisca sempre Parte Civile contro disturbatori molesti, inadempienti delle regole Covid, ampliamento furbetto dei plateatici, etc… e chieda i danni per sé e per noi tutti».

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