«Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti». È l’allarme lanciato dal Presidente Ance, Gabriele Buia, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane.
«Da tutti i territori stiamo ricevendo il grido di allarme delle nostre imprese che da Nord a Sud denunciano una situazione ormai fuori controllo – continua il presidente dei costruttori – con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare».
Negli ultimi giorni i prezzi dei materiali di costruzioni che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare, risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà il trasporto dei mezzi e la gestione delle consegne.
«Nonostante l’assessore Piemontese abbia più volte promesso un celere aggiornamento del prezziario regionale, fermo al 2019 – aggiunge Nicola Bonerba, presidente Ance Puglia – finora nessuna novità. Peraltro, le clausole di revisione dei prezzi nei bandi per opere pubbliche contenute nel decreto ‘Sostegni ter’, oltre a essere insufficienti a compensare gli aumenti registrati, non sempre vengono inserite nei bandi. Se non intervengono misure a livello nazionale e regionale immediatamente, il settore delle costruzioni in Puglia rischia il tracollo; il primo segnale del circolo vizioso in atto è il crescente numero di gare per opere pubbliche che stanno andando deserte.»