Il Comune di Carovigno è sotto la lente d’ingrandimento della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, che intende far luce su presunti collegamenti tra la criminalità locale e l’attuale compagine politica alla guida della città. Dopo l’arresto del 48enne Andrea Saponaro, ritenuto responsabile di aver dato fuoco a dicembre 2017 all’auto della moglie dell’ex sindaco Carmine Brandi, le indagini della Procura si concentrano su altri illeciti in cui Saponaro sarebbe coinvolto, finalizzati a favorire l’elezione dell’attuale sindaco Massimo Lanzillotti.
Nello specifico, gli inquirenti intendono fare luce sulla compravendita di voti, attuata da alcuni esponenti della criminalità locale promettendo e consegnando somme di denaro da 20 a 100 euro, e accertare gli interessi degli stessi nella gestione del parcheggio comunale limitrofo alla Riserva naturale di Torre Guaceto.
In relazione a questi eventi, interviene la deputata brindisina del Movimento Cinque Stelle Anna Macina, che in una nota stampa dichiara: «Le indagini sulla presunta compravendita di voti e sulle presunte minacce da parte di esponenti della criminalità locale per estorcere voti a sostegno dell’attuale sindaco Massimo Lanzillotti, sommate agli interessi della criminalità stessa sulla gestione del parcheggio comunale limitrofo a Torre Guaceto, necessitano di chiarimenti immediati che devono allontanare ombre e sospetti anche su ipotesi di possibili interferenze di attori oscuri nella gestione della cosa pubblica a Carovigno.
Le spiegazioni date dal sindaco – incalza l’on. Macina – sono insufficienti e non chiariscono nulla. Come già dichiarato dal MoVimento 5 Stelle di Carovigno e dal consigliere comunale Salvatore Ancona, se questi fatti dovessero essere accertati, ci troveremmo di fronte ad un inquinamento gravissimo della macchina democratico-amministrativa della città, alla luce della vittoria da parte della coalizione del sindaco al primo turno con soli 9 voti di scarto. Se le indagini confermassero le ipotesi accusatorie avremmo assistito ad un condizionamento della volontà popolare che si manifesta nella forma più alta proprio quando elegge i suoi rappresentanti. Il voto deve essere libero. Non è un caso che noi ci battiamo da sempre per questo. La salvaguardia della libertà di voto è uno dei capisaldi del MoVimento 5 Stelle, tanto che in Parlamento abbiamo approvato un ddl che contrasta più efficacemente il reato di voto di scambio politico-mafioso. In attesa degli esiti delle indagini da parte della magistratura – conclude Macina – chiediamo venga fatta chiarezza sulla vicenda anche alla luce delle ulteriori indagini che vedono coinvolti alcuni esponenti dell’attuale amministrazione».
Il sindaco di Carovigno Massimo Lanzillotti intanto su Facebook scrive: «Da stamattina, e solo dalla stampa, sono a conoscenza di essere indagato insieme ad un consigliere comunale e altre persone. Così come fatto ieri, auspico che si possa fare chiarezza quanto prima, confidando nel lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, rimanendo sempre a totale disposizione delle Istituzioni».