Dura da qualche giorno la polemica sul centro storico di Ostuni, definito dal prof. Fabio Sgura e dal manager Francesco Crepaldi, figlio di Gaetano Crepaldi, ex presidente della Fondazione Dieta Mediterranea, letteralmente invivibile. Le principali cause sarebbero attribuibili, secondo loro, alla mancanza di controllo, alla scarsa pulizia, all’infinità di sedie e tavolini dei tanti locali.
Sulla questione torna Teresa Legrottaglie, presidente dell’associazione che gestisce la Biblioteca diocesana di Ostuni “E. Ferrigno”, per rispondere all’illustre concittadino Fabio Sgura, cardiologo di fama internazionale che ama trascorrere le vacanze presso la sua abitazione nel centro storico.
«Sono una cittadina di questa bellissima città – scrive la prof.ssa Legrottaglie – ho letto la sua denuncia per il degrado in cui dice di trovare la terra in cui è nato e che visita spesso. Può darsi che ci sia del vero in qualche nota da lei sottolineata, ma a me dispiace molto che un professionista come lei, usi toni così marcati, dal momento che noi adulti siamo chiamati, attraverso ogni nostra scelta, ogni parola, ogni gesto, ad incoraggiare i giovani a costruire responsabilmente un futuro di umana e fraterna ‘societas’, un futuro aperto alla speranza.
Quando si ama la propria terra, così ho imparato finora, si trovano le maniere opportune per collaborare a renderla più bella e ospitale, perché, in ogni comunità, a partire dalla famiglia, ogni membro è corresponsabile, gode del bene che altri producono e cerca, con quello che è, che sa e sa fare, di migliorare ogni situazione, con la signorilità che ogni persona perbene sa esprimere. Né amo guardare alle passate esperienze amministrative e le scelte intraprese. Colgo l’occasione per rivolgerle il mio saluto, augurandole ogni bene».