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Ottobre 19 2024

Cestistica Ostuni e Icos Sporting club danno vita a un progetto dedicato ai ragazzi

Si tratta di un progetto polispostivo di condivisione e interscambio che si traduce in un servizio capace di andare incontro alle esigenze della collettività

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L’alba della nuova stagione sportiva ostunese sorride ad un nuovo progetto messo a punto da due importanti realtà agonistiche locali. La Cestistica Ostuni e la piscina Icos Sporting Club Ostuni Spa hanno ufficialmente presentato l’iniziativa in conferenza stampa, un programma polisportivo di condivisione e interscambio, che vuole generare un servizio capace di andare incontro alle esigenze della collettività.

I tesserati della squadra di basket potranno dedicarsi al nuoto e, viceversa, quelli della piscina, potranno cimentarsi con la palla a spicchi al PalaGentile.

«Abbiamo sposato subito il progetto della Cestistica Ostuni – ha rivelato il direttore tecnico della Icos Ostuni, Vincenzo ColucciCrediamo molto in questa idea di polisportività, che renderà i ragazzi ancor più maturi e, speriamo, legati alla pratica sportiva».

«Ci vuole condivisione di obiettivi, progetti e passione nei confronti dello sport nel suo complesso – ha aggiunto il patron della Cestistica Ostuni, Domenico TanzarellaQuesto accordo fatto con gli amici della Icos, si concretizza in un percorso che darà la possibilità di usufruire di due strutture e due attività, in uno scambio interdisciplinare, incentivando due sport meravigliosi».

Le attività cestistiche sono ripartite in queste settimane e, appena tornerà a pieno regime anche la Icos con la riapertura della piscina, saranno organizzati gruppi di lavoro che potranno dedicarsi ad entrambe le discipline.

Durante la presentazione di rito si è espresso anche coach Giovanni Putignano, dirigente del settore tecnico della Cestistica: «Questa collaborazione nasce in funzione di un servizio migliore per i ragazzi. Si tratta di un modo di favorire questo duplice progetto, anche per chi non può sostenere entrambe le attività. Senza tralasciare la potenzialità di sviluppare al meglio le capacità coordinative di ogni singolo bambino grazie alle due distinte discipline, lavorando ad esempio su acquaticità, staticità e psicomotricità della pallacanestro». Lo stesso Putignano, ha raccontato di come l’idea originaria sia giunta da Giuseppe Tanzarella, già atleta e capitano della squadra ostunese, che ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa in questa contemporaneità: «I ragazzi che praticano sport hanno una marcia in più nella socializzazione, nell’aggregazione e nello stare con gli altri. Si apprendano tante sfumature ed aspetti che probabilmente non riescono ad apprendersi in altra maniera. Nella società attuale sono momenti che mancano, e lo sport è forse l’unica prospettiva che riesce ancora a garantire un certo tipo di frequentazione dal vivo».

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