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Dicembre 14 2024

Ciclovia dell’Acquedotto, il Mit: «Il ritardo della Regione rischia di far perdere i fondi»

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I fondi per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese sono già stati stanziati, ma il ritardo con cui la Regione Puglia sta procedendo rischia di farglieli perdere.

Il monito arriva dal sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Michele Dell’Orco (M5S), che tramite una nota inviata ieri lamenta il ritardo con cui Puglia e ad Emilia Romagna, due delle regioni capofila destinatarie dei 361,78 milioni di euro stanziati dal governo precedente per la nascita del Sistema nazionale delle Ciclovie Turistiche, stanno procedendo nel rispettare il cronoprogramma previsto dal Ministero.

«Con stupore segnalo — afferma la nota firmata da Dell’Orco — che la Puglia e l’Emilia Romagna, rispettivamente soggetti capofila per la progettazione e la realizzazione e della ciclovia dell’Acquedotto pugliese e della Ciclovia del Sole, pur avendo ricevuto i primi finanziamenti da parte del ministero per la redazione dello studio di fattibilità tecnico-economica, latitano nella trasmissione dei progetti, nonostante numerosi solleciti loro inviati dalla competente Direzione generale del Mit, dimostrando scarsa collaborazione e profondo disinteresse per opere utili allo sviluppo della mobilità sostenibile. Opere che, per altro, porteranno certamente posti di lavoro e opportunità economiche per i territori attraversati dalle ciclovie».

«I ritardi, imputabili unicamente alle Regioni menzionate, potrebbero determinare- conclude la nota del sottosegretario Dell’Orco- importanti rilievi della Corte dei Conti, costringendo il Ministero a chiedere indietro i fondi già erogati, con il rischio di un importante danno economico per i territori interessati dalle ciclovie», conclude.

«L’affermazione del sottosegretario è una colossale sciocchezza»– ribatte il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «La Regione è al lavoro per presentare il progetto.Come al solito, gli esponenti del M5S parlano senza sapere quello che dicono».

La Ciclovia dell’Acquedotto pugliese è un percorso cicloturistico ed ercusionistico lungo 500 chilometri, che attraversa tre regioni e comprende il territorio di Ostuni e l’intera Valle d’Itria. Negli ultimi anni, la Ciclovia, grazie alla bellezza dei suoi paesaggi e alla sua importanza storico-culturale è diventata meta di tanti cicloturisti provenienti da tutto il mondo che, così possono coniugare l’amore per le due ruote con il turismo escursionistico e culturale.

Stando agli ultimi dati diffusi dall’Enit (Enta Nazionale Italiano Turismo), solo nel 2015 il cicloturismo ha generato in Europa un indotto economico pari a 44 miliardi di euro.

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