Il finocchio è un alimento che dà enormi benefici ed è utilissimo. Ha un sapore veramente deciso, anche troppo … tanto che era usato crudo dagli osti, in modo da mascherare il sapore del vino poco buono. Da qui il verbo “infinocchiare” nell’accezione di imbrogliare. Anche i puritani americani masticavano finocchio per coprire l’odore di whisky che bevevano durante le lunghe riunioni religiose.
Proprietà del finocchio
Al finocchio, oggi, si riconoscono diverse proprietà carminative (elimina i gas dallo stomaco e dall’intestino). Questo alimento è molto digestivo ed è un buon espettorante. È una pianta talmente innocua che una tisana leggera (pochi semi) viene somministrata ai lattanti proprio per favorire l’eliminazione dei gas dallo stomaco. Tutte queste virtù sono note fin dal Settecento. Ma non basta, il finocchio è galattagogo, ovvero stimola la produzione di latte dovuto al d-fencone che ha un’azione debolmente estrogena.
Come si coltiva il finocchio
Il finocchio cresce bene in terreni pianeggianti e molto soleggiati e si può raccogliere praticamente sempre. Si pulisce togliendo i gambi verdi superiori, le guaine più esterne più dure e il torsolo, facendo attenzione a eliminare tutti i residui di terra lavando tutto. I finocchi da gustare crudi devono essere molto freschi, la superficie liscia con un bianco brillante con le guaine croccanti, è meglio scegliere quelli più panciuti molto rotondeggianti. Per mangiare i finocchi cotti è preferibile scegliere quelli più ovali che risultano più fibrosi e meno dolci ma guadagnano un gran gusto quando sono cotti.
Il finocchio nell’agricoltura
Pochi sanno che un terzo del raccolto nazionale (che è il più importante al mondo) viene dalla Puglia e questo dovrebbe renderci davvero orgogliosi. Dal Rinascimento in poi questo ortaggio infatti ha avuto uno straordinario successo.
Il finocchio nella tradizione
L’uso del finocchio è nato in Grecia e il suo nome in greco antico è maráthon (ὁ Μαραϑώνe) si pensa infatti che sia l’origine del toponimo della famosa battaglia. I romani lo utilizzavano essiccato per condire un gran numero di vivande. Nel Medioevo pare lo utilizzassero insieme alle erbe di San Giovanni come (ruta, rosmarino, lavanda, ecc…) per propiziare sogni divinatori, cospargendolo intorno al letto.
Ricetta
Oggi non ti do una ricetta mia, ma di un membro fantastico della nostra redazione: Paola. Dovete sapere che io non mangiavo mai il finocchio cotto, perché non mi piaceva. La ricetta con cui Paola mi ha “convertito” è: finocchi al forno gratinati con besciamella:
Per la ricetta
• 2 Finocchi grandi
• Sale
• Pepe
Besciamella
• Burro 50 g
• Farina 00 50 g
• Sale fino 1 pizzico
• Noce moscata da grattugiare q.b.
• Latte intero 600 ml
Taglia i finocchi in 8 pezzi (grosse fette), cuocili 5 min nell’acqua bollente. Scola i finocchi e disponili su una teglia da forno (meglio con la carta da forno), copri tutto con la besciamella precedentemente preparata. Cuoci in forno per 25 min a 180°C. Quando è cotto viene una delicata crosticina sopra.