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Ottobre 19 2024

Consiglio comunale dei Ragazzi, eletto il nuovo sindaco

Il 12enne Ugo Andrea Cavallo resterà in carica per il prossimo biennio, nel segno del progetto di cittadinanza attiva che avvicina i bambini e i ragazzi della città alle istituzioni

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Si chiama Ugo Andrea Cavallo, ha 12 anni e frequenta la classe seconda presso la Scuola Secondaria di I Grado “Barnaba-Bosco” di Ostuni il nuovo Sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze della Città Bianca per il biennio 2020/2022.

Cavallo è stato eletto nella giornata di Giovedì 21 Gennaio, decimo Sindaco dei Ragazzi da quando il Comune di Ostuni ha istituito, nell’ormai lontano 2001, il Consiglio Comunale dei Ragazzi nella Città Bianca, e succede al Sindaco Junior uscente Greta Manelli.

Il suo programma, come dichiarato fin dal primo momento dell’elezione, si fonda sulla sincerità e il rispetto delle idee altrui, aspetti fondamentali nella vita di ciascun bambino e ragazzo che spesso vengono dati per scontati ma sui quali, più che mai al giorno d’oggi, è necessario focalizzare l’attenzione.

Idee e proposte per il prossimo biennio puntano principalmente al recupero della socialità persa a causa della pandemia, nel concreto attraverso l’organizzazione di momenti di incontro, gioco, esperienze educative e formative, scoperta del territorio e altre iniziative e attività ricreative che riguardano l’aspetto sociale dei bambini e dei ragazzi della Città.

Soddisfazione è stata espressa dall’intera Giunta Comunale di Ostuni, presente all’unanimità presso la “Sala dei Sindaci” di Palazzo di Città. L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ostuni, l’avvocato Antonella Palmisano, che ha presenziato l’intera cerimonia, nell’augurare buon lavoro al neoeletto Sindaco e all’intero Consiglio dei Ragazzi ha dichiarato: «Con grande piacere l’Assessorato ai Servizi Sociali continua a portare avanti questa esperienza di cittadinanza attiva che avvicina i bambini e i ragazzi della Città alle istituzioni, facendogli sentire parte di esse, nel pieno riconoscimento di quelli che sono i loro diritti fondamentali».

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