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Ottobre 18 2024

Covid, Confesercenti Brindisi: «Indispensabile garantire aperture sabato primo maggio»

Secondo la divisione provinciale di Confesercenti negozi di vicinato, bar e ristoranti rappresentano un “vero presidio anti Covid”

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Il primo maggio è alle porte e Confesercenti Brindisi ribadisce con convinzione la necessità di mantenere aperti negozi di vicinato, bar e ristoranti anche durante la prossima giornata di festa. Con  il  ritorno  della  Puglia  in  zona  arancione e la conseguente riapertura  delle  attività  commerciali, torna fondamentale secondo la divisione provinciale di Confesercenti, fare una riflessione politica sul ruolo che gli esercizi di vicinato hanno e potrebbero svolgere nella strategia di contenimento del virus Sars-Cov2.

Mentre la Regione Puglia incontra i Sindacati e le Associazioni per valutare l’esigenza di ordinare la chiusura  per  la  giornata  di  sabato  1°  maggio, Confesercenti Brindisi  resta  convinta  che,  invece, l’apertura di sabato ed una complessiva ripresa delle attività di vendita di negozi, bar e ristoranti con  lo  scrupoloso  rispetto  delle  regole  previste  dai  protocolli  aziendali  possano  essere  l’unico strumento per contenere i contagi, nell’ambito di un più radicale cambio di strategia politica e sanitaria.

«È indubbio  che  la  chiusura  prolungata  delle  attività imprenditoriali – ha  dichiarato  il Presidente Provinciale della Confesercenti, Michele Piccirillo  – non  abbia  sortito assolutamente  alcun  effetto  positivo, Se  è  vero, come  è  vero,  che  ci  sono  voluti  quasi  due  mesi  di stop  per  ritornare  ad  un  livello  di  rischio  appena  moderato,  di  contro,  proprio  il  Governo,  su proposta  del  Comitato  Tecnico  Scientifico  Nazionale,  già  nell’All.5  (misure  per  gli  esercizi commerciali)  del  DPCM  del 26 aprile scorso  indicava  come  indispensabile  “l’ampliamento  delle fasce orarie” di accesso agli esercizi commerciali.

Partendo quindi da questo piccolo e sacrosanto principio  la chiusura delle attività di vendita alla vigilia  di  determinati  giorni  di  festa,  la  riduzione  dell’orario  di  servizio  al  pubblico,  così  come  la contrazione dell’orario di uffici postali e sportelli bancari, provoca inevitabili resse ed affollamenti da parte dei clienti anche negli esercizi di vicinato, tradizionalmente caratterizzati da una capacità di  offrire  un  servizio  in  piena  sicurezza  e  senza  il  rischio  di  assembramenti.  Per questo motivo – continua il presidente Piccirillo – riteniamo invece indispensabile garantire l’apertura di sabato 1° maggio e, più in generale, un progressivo ritorno ad una modalità di servizio che veda anche la riapertura di bar e ristoranti, i soli in grado di garantire un controllo delle distanze tra gli utenti ed il rispetto dei  protocolli  di  sicurezza ,  evitando  l’unica  alternativa  dei  pranzi  e  delle  cene  in  casa, impossibili da controllare e vero motore della diffusione dei contagi.

Se davvero vogliamo trarre una lezione dai molti mesi di emergenza già trascorsi – conclude Michele Piccirillo –  questa non può non considerare l’esigenza di un generale cambio di strategia e di metodo nella lotta al Covid».

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