Sono quattro gli indagati dalla procura di Brindisi per il crollo del solaio presso il capannone in costruzione nella zona Pip di San Michele Salentino, che ha causato la morte di Franco Mastrovito, 48enne di Ostuni titolare di un’impresa edile, e il ferimento di quattro operai. I quattro avvisi di garanzia sono stati notificati al proprietario della consessionaria committente, al titolare di una delle ditte impegnate sul cantiere nella gettata del calcestruzzo e a due tecnici.
Dal magistrato della procura di Brindisi, Gualberto Buccarelli, nominato a capo delle indagini, è stata disposto inoltre l’esame autoptico sul corpo della vittima, nonostante fosse già stato riaffidato alla famiglia per lo svolgimento delle eseque funebri, fissate inizialmente per il pomeriggio di ieri, ma ora rimandate a data da destinarsi. Ad eseguire l’autopsia sarà il direttore sanitario dell’ospedale di Ostuni, il dott. Domenico Urso. Restano gravi intanto le condizioni di uno dei quattro operai feriti nel crollo e attualmente ricoverati al Perrino di Brindisi, mentre gli altri tre sarebbero fuori pericolo.
Sul luogo del disastro nel frattempo continuano le indagini dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e dello Spesal della Asl di Brindisi che, dopo aver verificato l’assenza di altri operai coinvolti, lavorano senza sosta per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e per stabilire le cause che hanno provocato il crollo del tetto.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se gli operai fossero sotto o sopra il solaio al momento del cedimento e se sul cantiere venissero sistematicamente rispettate tutte le disposizioni di sicurezza. Sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria il capannone teatro del tragico incidente, verificatosi durante un’operazione considerata in edilizia abbastanza ordinaria.
