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Ostuni
Ottobre 18 2024

Difendere il bianco di Ostuni, torna l’obbligo della tinteggiatura a latte di calce

Emessa l’ordinanza che obbliga i proprietari di immobili situati nel centro storico e nelle zone immediatamente limitrofe a imbiancarne le facciate esterne

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Le mura delle abitazioni antiche tinteggiate a latte di calce hanno permesso a Ostuni di essere conosciuta in tutto il mondo come la Città bianca. L’usanza di utilizzare la calce per imbiancare l’esterno delle case si fa risalire al Medioevo quando, in seguito a un’epidemia di peste che colpì la Puglia, gli abitanti di Ostuni la usarono per dipingere i muri delle proprie abitazioni come disinfettante naturale, conferendo alla città la sua peculiare caratteristica.

Ancora oggi, i proprietari delle abitazioni nel centro storico sono tenuti a rispettare, anno dopo anno, l’obbligo di ridipingere a calce le pareti esterne. Arriva puntuale anche quest’anno l’ordinanza n. 95 sottoscritta nelle scorse ore dal sindaco Guglielmo Cavallo, attraverso cui si preserva quella caratteristica bellezza capace di attrarre flussi turistici rilevanti non solo in estate. Al fine dunque di non far perdere al centro storico, alla zona settecentesca e a quella ottocentesca l’originario candore, ciascun proprietario ha l’obbligo di assolvere alle prescrizioni dell’ordinanza entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore e quindi entro il 19 luglio prossimo.

Oltre ai motivi legati all’attrattività turistica, la tinteggiatura annuale a latte di calce è fondamentale per ottemperare a quanto disposto dal Piano paesaggistico e territoriale regionale, che sottopone a vincolo l’area antica della città di Ostuni. Ai cittadini che non rispetteranno l’obbligo di imbiancare esternamente le proprie abitazioni sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 50 a 500 euro e, in casi estremi, i lavori potranno essere realizzati dal Comune con il successivo recupero delle spese effettuate a carico del proprietario inadempiente.

Oltre all’obbligo di imbiancare, i proprietari delle abitazioni situate nel centro storico sono tenuti a sospendere dal 1° luglio al 30 settembre tutte le opere edilizie che comportano l’occupazione di suolo pubblico. Con l’ordinanza n. 96 infatti, il sindaco Cavallo vieta l’installazione di impalcature, il deposito di materiale all’esterno degli immobili e gli interventi di imbiancatura in tutto il centro storico e nelle zone sette-ottocentesche. Chiaramente la disposizione intende preservare l’incolumità dei tanti turisti che in estate affollano le vie del centro storico e anche quella dei fornitori di merci presso i vari esercizi commerciali attivi nella zona antica della città durante la stagione estiva.

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