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Ostuni
Ottobre 17 2024

Emergenza economica: oggi la consegna simbolica delle chiavi di bar, ristoranti e pubblici esercizi

Anche Ostuni sarà teatro della protesta nata dal basso e messa in atto a livello nazionale, per portare all’attenzione del Governo le istanze delle categorie economiche più colpite dalla crisi

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La voce di titolari e gestori di bar, ristoranti ed esercizi pubblici, stremati dalla crisi economica conseguente all’emergenza pandemica in corso, si fa sentire anche a Ostuni. Si terrà nella mattinata di oggi la consegna simbolica al sindaco Guglielmo Cavallo di tante chiavi, corrispondenti al numero delle attività commerciali che aderiscono all’iniziativa. Una delegazione composta da alcuni imprenditori ostunesi raggiungerà alle ore 9 la sede municipale, dove saranno depositate le chiavi.

Approda dunque anche nella Città bianca la protesta nata dal basso e messa in atto a livello nazionale in vari comuni che, grazie all’impegno delle associazioni territoriali di riferimento, mira a sottoporre all’attenzione del Governo le istanze degli operatori commerciali. A rappresentare la categoria a Ostuni sarà FENAILP – Federazione Nazionale di rappresentanza di imprenditori e professionisti operanti in tutti i settori della Micro, Piccola e Media Impresa, che ha promosso l’iniziativa e coordinato il coinvolgimento dei tanti commercianti in un momento in cui non è possibile organizzare eventi pubblici.

Tra i delegati, ci sarà anche Mimmo Lubes, coordinatore cittadino e vicepresidente nazionale di FENAILP, promotore di un’altra iniziativa di grande impatto sociale: il movimento VRPI: La VERA Rivolta delle Partite Iva.

«Riteniamo giusto e indispensabile fermare le nostre attività per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19 – ha dichiarato Lubesma lo Stato non può continuare a non considerare le partite iva che saranno pesantemente colpite da una crisi economica senza precedenti.

Riteniamo, altresì, che il Decreto Cura Italia e successivi, siano assolutamente inefficaci e che potrebbero portare alle aziende interessate una ulteriore azione di indebitamento e che, da questa situazione molte attività non riapriranno e molte altre falliranno nei mesi successivi.

Chiediamo con forza, alle autorità competenti, di mettere in atto azioni mirate e concrete a salvaguardia delle nostre attività e dei nostri dipendenti.

Siamo allo stremo delle forze – conclude Lubesma pronti a ripartire con il consueto impegno e sacrifico, per rilanciare l’economia italiana. Non possiamo continuare a tollerare silenziosamente gli annunci di aiuti economici alle aziende che, nella realtà, sono un ulteriore indebitamento per pagare le tasse sospese e rinviate».

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