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Dicembre 14 2024

Fede e tradizione: si rinnova l’appuntamento con la processione della Madonna della Grata

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La processione dedicata alla Madonna della Grata è uno degli appuntamenti più attesi da ostunesi e visitatori. Una tradizione ultracentenaria che si rinnova ogni prima domenica di agosto, coniugando sentimento religioso e folklore.

Anche quest’anno, domenica 5 agosto, fedeli, curiosi e turisti si ritroveranno per le vie principali di Ostuni a guardare il lungo e suggestivo serpentone formato solo da donne che, con lunghi ceri accesi, seguono la statua della Madonna.

Il santuario dedicato alla Madonna della Grata si trova nella cosiddetta zona degli Orti, in contrada Rosara, alla periferia di Ostuni. L’edificazione del primo santuario risale dell’inizio del XVIII secolo. Tra l’anno 1896 e l’anno 1912 è stata poi completata l’attuale chiesa in stile neoromanico, su progetto dell’architetto ostunese Gaetano Jurleo. L’originaria cappella della Madonna della Grata, costruita agli inizi del Settecento, è stata inglobata all’interno dell’odierno edificio religioso.

Sul perché il santuario sia stato denominato Madonna della ‘Grata’ la versione più accreditata è quella che si riferisce al miracoloche avrebbe ottenuto un contadino con problemi alla schiena (in dialetto ostunese la colonna vertebrale si traduce ‘grata’), che diventato completamente curvo, avrebbe chiesto, rivolgendosi all’effigie della Madonna del Bambino situata proprio dove adesso sorge il santuario, di essere guarito. La leggenda raccontà che l’uomo fu accontentato e la cappella fu costruita proprio per omaggiare la Madonna in seguito alla guarigione miracolosa.

Nasce allora la tradizione a Ostuni, molto diffusa fino a metà del Novecento, di dare il nome alle figlie femmine di Grata, in segno di devozione.

La processione, a partire dalle ore 19, partirà dal santuario per attraversare le principali vie di Ostuni, seguendo questo percorso: via Giosuè Pinto, largo Lanza, corso Cavour, piazza Matteotti, corso Garibaldi, via Cavallotti, largo Bianchieri, via Pignatelli, piazza Italia, via Vittorio Continelli, largo Monsignor Pignatelli, via Pepe, via Giordano Bruno, corso Ayroldi, piazzetta Erriquez, piazza Matteotti, corso Cavour, piazza della Libertà, via Giosuè Pinto.

La particolarità di questo rito che si rinnova, anno dopo anno, consiste nella mancanza di luminarie, fuochi d’artificio e bande musicali. A caratterizzare il lungo corteo soltanto i lunghi ceri che si snodano in un lungo e suggestivo serpentone di luci accese. Tante le donne che partecipano alla processione scalze, in segno di devozione, per grazia ricevuta o per chiedere un piccolo o grande miracolo.

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