spot_imgspot_imgspot_img
8.9 C
Ostuni
Ottobre 19 2024

Forum della Società Civile di Ostuni: PNRR, riordino della rete ospedaliera nell’Asl Br e richiesta incontro

Il Forum torna ad esprimersi in merito alle questioni riguardanti la sanità locale

- Advertisement -

Il Forum della Società Civile di Ostuni torna ad esprimersi in merito alle questioni riguardanti la sanità locale, trattando in particolare le tematiche dell’impiego del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Riordino della Rete Ospedaliera nell’Asl di Brindisi, e richiedendo un incontro al Direttore Generale dell’Asl di Brindisi BR.

La nota condivisa e firmata dalla presidente del Forum, la Prof.ssa Teresa Lococciolo, spiega come, all’interno dell’organismo comunale di partecipazione che raggruppa le associazioni cittadine, sia stato recentemente costituito un “Gruppo Sanità”, un team di lavoro intenzionato a far valere le esigenze sanitarie della popolazione presso la Regione Puglia e l’Asl brindisina.

«Le occasioni per dar vita a una simile attività – spiega la presidente nella nota – sono anche fornite dai problemi che, una non ben ponderata attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrebbe produrre, in considerazione anche dell’infruttuosa applicazione del Piano di Riordino della Rete Ospedaliera, le cui conseguenze risultano accresciute dall’emergenza Covid».

I problemi che più preoccupano il Forum, e per cui lo stesso vorrebbe un’appropriata risposta, sono raccolti in cinque punti:

1.Inquadramento dell’Ospedale di Ostuni – Decreto Ministeriale del 2/4/2015 n. 70. L’indispensabile presenza sul territorio dell’ASL BR di questo Ospedale, a tutt’oggi considerato di Base, è stata nel recente passato riconosciuta in ragione del tempo (superiore a 1 ora) occorrente per raggiungere (con i mezzi previsti) dal centro della cittadina uno dei più vicini ospedali muniti di DEA (Dipartimento di Emergenza-urgenza e Accettazione), quali quelli di Brindisi o di Francavilla Fontana per l’ASL BR o quelli di Monopoli dell’ASL BA o di Martina Franca dell’ASL TA. Prendendo in esame l’ambito territoriale Ostuni-Fasano-Cisternino, questo requisito è stato riconosciuto alla cittadina di Ostuni e non a quelle di Fasano o Cisternino proprio per le distanze intercorrenti tra questi ultimi Comuni e gli Ospedali muniti di DEA ad essi più vicini, come quello di Monopoli per Fasano o quello di Martina Franca per Cisternino, più facilmente raggiungibili in condizioni di emergenza-urgenza da questi Comuni di quanto lo siano, per la popolazione di Ostuni, gli stessi Ospedali come pure quelli di Brindisi o di Francavilla Fontana.

2.Riordino della Rete Ospedaliera e posti letto ordinari assegnati all’Ospedale di Ostuni. Il riordino della rete ospedaliera che si è avuto in Puglia, a seguito della deliberazione regionale n. 1933 del 30.11.2016, aveva previsto per l’Ospedale di Ostuni anche la realizzazione di una UOC di Pneumologia e di una UOS di Lungodegenza, quest’ultima poi invece realizzata a circa 60 Km di distanza, per le evocate carenze di spazi a disposizione dell’ospedale (Tabella 2).

3.Modifiche apportate all’organizzazione dell’Ospedale di Ostuni per l’emergenza COVID. Con l’emergenza Covid, l’ASL BR, nell’intento peraltro lodevole di fornire risposte immediate ai pazienti dell’ASL BR e della stessa Regione Puglia necessitanti di ricovero ospedaliero per questa patologia, sono state disconosciute le ragioni che in precedenza avevano fatto ritenere indispensabile la presenza per la popolazione di Ostuni di un Ospedale munito di Pronto Soccorso (Tabella 1). La trasformazione per lunghi periodi dell’ospedale in una struttura unicamente finalizzata all’assistenza di questi pazienti, con la chiusura all’utenza dei reparti di degenza di Chirurgia e di Ortopedia e con la limitazione delle degenze della Medicina e della Pneumologia alla sola assistenza dei pazienti-Covid, ha prodotto gravi disagi, (ad es. allungamento delle liste di attesa per visite ed esami e rinvio di interventi già programmati) ancora peraltro non risolti, nella popolazione di Ostuni e dei paesi limitrofi (oltre che per i turisti che affollano il territorio). Inoltre le richieste dell’utenza si sono all’improvviso riversate sulle restanti strutture ospedaliere dell’ASL BR, tanto pubbliche (Ospedale Perrino di Brindisi e Ospedale di Francavilla Fontana) che private accreditate (Casa di Cura “Salus” di Brindisi), che, già in epoca “pre-Covid” (31.12.2019), per inadeguatezze organizzative e/o carenze legate al numero di personale e di posti letto disponibili (v. oltre anche i punti a., b. e c. in 4.), non risultavano in grado, come quello di Ostuni, di poter far fronte all’attività solitamente loro richiesta. Infatti per quanto attiene, al solo numero di posti letto ordinari per acuti disponibili al 31/12/2019 presso l’intera ASL BR, questo era pari a soli 2,14 posti letto (1,99 pubblici + 0,16 privati accreditati) per 1.000 abitanti, cifra molto lontana da quella (non > 3) prevista dal DM 70/2015.

4.Carenza di Medici e organizzazione dei Dipartimenti di Emergenza e dei Pronto Soccorso. Negli ultimi mesi, tanto le cronache dei giornali che le esperienze dirette dei cittadini e del personale sanitario ci hanno messo di fronte all’esistenza di permanenti inadeguatezze dei Dipartimenti di Emergenza (DEA) e dei Pronto Soccorso. Il problema, già da tempo presente presso l’Ospedale Perrino di Brindisi, sede di DEA, lontano per le dotazioni di cui dispone dal poter essere definito di II livello, si è manifestato negli ultimi tempi in tutta la sua gravità per i ritardi nella presa in carico delle richieste di prestazioni avanzate tanto al DEA che ai reparti di degenza e agli ambulatori dell’ospedale. Questi fatti hanno di recente portato alcuni politici e amministratori locali a intravedere la soluzione di questi problemi nella creazione a Brindisi di una nuova struttura ospedaliera. A nostro avviso, tale proposta è ben lontana dal costituire la giusta soluzione a suddetti problemi che sono essenzialmente frutto della citata carenza di posti letto (a.) per acuti, pubblici e privati accreditati, antecedenti alla stessa “epoca Covid” (v. punto 3.), nonché di carenze attinenti all’organizzazione dell’ospedale (b.) nel suo insieme e nel suo DEA in particolare; per altro aspetto, conseguono al ridotto numero del personale (c.) in servizio. Per di più, siffatti inconvenienti, si riscontrano non solo per l’Ospedale Perrino, ma anche per le altre strutture ospedaliere pubbliche dell’ASL BR, rappresentate dall’Ospedale di Francavilla Fontana e da quello di Ostuni e, almeno per il numero di posti letto, anche per la Casa di Cura “Salus” di Brindisi, unica struttura privata accreditata con letti per acuti che è presente nel territorio dell’ASL BR. Per ovviare ai rilevati inconvenienti sono necessari appropriati rimedi, alcuni (quelli per i punti a. e c.) facilmente intuibili e quindi meglio applicabili, altri (quelli relativi al punto b.) impossibili da realizzare nella nostra realtà senza il ricorso ad una buona dose di umiltà: quella di riconoscere finalmente i limiti delle proprie capacità organizzative e di avvalersi quindi, attraverso consulenza “esterna”, della competenza di chi altrove (parliamo delle Regioni “modello”) è riuscito a realizzare DEA efficienti tanto di I che di II livello. La sola realizzazione di un DEA in grado di rendere più agevole, e magari anche più attrattivo il lavoro, fornirebbe risposte utili per tempi e qualità, riducendo così due fenomeni cui oggi sempre più frequentemente assistiamo: l’alto numero di rivendicazioni e contenziosi da parte dell’utenza e quello delle ‘fughe’ del personale medico (e ora anche infermieristico) in servizio. Il buon senso inoltre insegna come la creazione di nuove strutture vada considerata solo dopo il completamento di quelle ancora in corso di realizzazione. E’ questo il caso dell’Ospedale di Ostuni, ove i lavori dell’ala ‘nuova’, così chiamata benché i lavori siano stati avviati già nel 2007, risultano ancora lontani dall’essere ultimati. Invece, il completamento in tempi brevi di questa struttura e la trasformazione dell’Ospedale, previo adeguamento degli ambienti di lavoro e del personale, da uno di Base ad uno munito di un DEA di I livello porterebbe sicuramente, grazie ad una più efficace ed efficiente distribuzione dell’utenza, ad alleggerire il lavoro dei DEA di Brindisi e di Francavilla Fontana e ovvierebbe a tutti quei problemi logistici (ed ora energetici) che la concentrazione delle attività su un minor numero di sedi invece vorrebbe.

5.Applicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Attualmente, l’ASL BR prevede lavori per una spesa complessiva per l’intero territorio di € 70.444.861, dei quali € 13.034.000 (il 18,5%) destinati al territorio Ostuni-Fasano-Cisternino (Tabella 4). Per quanto attiene al territorio Ostuni-Fasano-Cisternino, qualche interrogativo lo pongono i costi previsti, in particolare per la realizzazione delle Case di Comunità di Ostuni e di Cisternino. Qui i costi appaiono infatti molto impegnativi a fronte delle già previste future difficoltà di reperimento del personale che, al completamento nel 2026 dei lavori strutturali richiederebbe, alla luce del DM 23 maggio 2022 n. 77 (Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale), la presenza in servizio di 7-11 infermieri, 1 assistente sociale e 5-8 unità di personale di supporto (socio-sanitario, amministrativo).

A queste perplessità si aggiungono quelle derivanti dalle già menzionate difficoltà nel completamento dei lavori strutturali riguardanti l’ala ‘nuova’ dell’Ospedale di Ostuni.

Inoltre, la dispersione degli investimenti potrebbe questa volta essere di ostacolo a quell’integrazione ospedale-territorio che tutti auspicano. Una concentrazione invece degli
sforzi e degli investimenti su un minor numero di strutture, da completare entro i tempi previsti, anche, attraverso più attenti controlli, potrebbe un domani favorire il reperimento del personale necessario proprio attraverso quella efficace integrazione delle attività tra ospedale e territorio che tutti auspichiamo. Questo ovviamente vale per le strutture (Casa di Comunità e Ospedale di Comunità) previste a Cisternino, ma vale ancor più per quelle (Ospedale di base munito di Pronto Soccorso e Casa di Comunità) previste ad Ostuni.
Nel caso di Ostuni, infatti, la proposta di una Casa della Comunità in Contrada Trappeto del
Monte appare del tutto fuori luogo per la distanza dal centro abitato e risulta quindi fortemente contraria alle esigenze di facile accessibilità per la popolazione che invece il DM 23 maggio 2022 n. 77 prevede. Sarebbe pertanto auspicabile, anche per quanto sopra esposto, far convergere gli investimenti previsti ad Ostuni per la suddetta struttura sullo stesso Ospedale i cui locali, nuovi o da ristrutturare, potrebbero ospitare anche una Casa della Comunità. La convergenza degli investimenti sulle strutture dell’Ospedale potrebbe così finalmente portare a meglio soddisfare le esigenze di salute della comunità residente sull’intero territorio OstuniFasano-Cisternino e ad ovviare a quei disagi in cui oggi versa.

I comportamenti mostrati dalla Regione e dell’ASL BR nei confronti della popolazione di
Ostuni e dell’intera ASL, sicuramente favoriti dalla mancanza di confronto tra mondo politico locale e organismi decisionali regionali, hanno comportato numerose storture e carenze nell’assistenza riservata alla popolazione residente nel territorio dell’intera ASL BR. Per quanto attiene al territorio Ostuni-Fasano-Cisternino, tra queste storture spiccano gli ingiustificabili ritardi nel completamento dei lavori riguardanti l’ala ‘nuova’ dell’Ospedale di Ostuniche, oltre a comportare, con l’incremento dei costi, inutili sprechi di denaro pubblico e con esso un forte senso di frustrazione nella popolazione, non consentono agli utenti di usufruire di quelle attività sanitarie che, effettuabili presso il Pronto Soccorso e l’Ospedale di Ostuni, finiscono per gravare sui restanti DEA e Ospedali dell’ASL BR, già oppressi da una richiesta di attività che non sono in grado di gestire. Auspichiamo pertanto che, quanto prima, la Regione e l’ASL BR, adottino quei comportamenti virtuosi che, nell’interesse della popolazione dell’intera ASL, sono tenute ad avere e che invece, per mancata volontà o biasimevole trascuratezza, non hanno finora assunto. Si richiede al contempo al Direttore Generale dell’ASL BR un incontro in tempi brevi al fine ottenere risposte in merito ai problemi sollevati e alle richieste che il presente documento riporta e ai ritardi, già registrati, relativi all’inizio dei lavori previsti per l’Ala “nuova” del Presidio Ospedaliero di Ostuni dalle delibere ASL n. 153 del 14.1.2022 e n. 1125 del 5.5.2022.

Ricevi tutte le ultime notizie

Prova il nuovo canale Telegram gratuito di Ostuni News

- Advertisment -
- Advertisment -spot_img