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Dicembre 14 2024

Forum della Società Civile: occorre rendere la comunità più responsabile della legalità, rispettosa e solidale

All'ordine del giorno dell'assemblea del Forum, la procedura di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, assieme al ruolo ed alle proposte delle associazioni

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L’assemblea del Forum della Società Civile di Ostuni si è riunita a Palazzo di Città per discutere di alcuni argomenti sensibili, come già anticipato alcuni giorni fa.

All’ordine del giorno dunque la procedura di scioglimento dei Consigli Comunali per infiltrazioni mafiose, assieme al ruolo ed alle proposte delle associazioni, nella prospettiva di un maggiore esercizio della democrazia, con l’idea di rendere la comunità cittadina più responsabile della legalità, rispettosa dell’ambiente, unita e solidale.

Il dibattito è stato aperto da un ampio intervento della prof.ssa Teresa Lococciolo, Presidente del Forum, che ha ripreso il tema della dignità, quale pietra angolare dell’impegno civico, sottolineato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento e quello della partecipazione e dell’ascolto evidenziato da Papa Francesco incontrando recentemente i Sindaci d’Italia.

Ha sottolineato come agire con dignità e ascoltare i cittadini avrebbe consentito
di tenere in maggiore considerazione, ad esempio, quanto richiamato dal Forum
in questi ultimi anni, contributo evidenziato anche nella Relazione Prefettizia,
quando invitava l’Amministrazione comunale, il Consiglio comunale, le forze sociali alla necessità di porre la massima attenzione per affermare la legalità e la
trasparenza in tutti gli atti amministrativi, in particolare nei settori degli spazi
pubblici, dei parcheggi e dei bagni, a respingere ogni tentativo intimidatorio sotteso a condizionare la vita sociale, economica ed amministrativa della città, ad
adeguare il Piano regolatore generale al Piano paesaggistico territoriale della
regione Puglia, ad attuare il Piano Comunale della Costa, a incentivare i controlli
sul territorio per garantire la sicurezza ai cittadini, a tutelare il centro storico facendo rispettare i Regolamenti vigenti, ad assicurare l’apertura di luoghi pubblici
di aggregazione aperti ad associazioni e cittadini (la biblioteca comunale è chiusa
da più di due anni, la casa della musica è ceduta in comodato d’uso gratuito ad un’associazione di fuori Ostuni), ad assegnare i beni confiscati piuttosto che tenerli in stato di abbandono, ad interessarsi in modo più pressante presso gli organi competenti onde assicurare una degna assistenza sanitaria portando a compimento l’Ospedale divenuto ormai emblema dello sperpero del denaro pubblico.

A seguire l’intervento dell’Avv. Gianmichele Pavone, che ha illustrato sia le fasi
del procedimento di scioglimento, sia la finalità istituzionale perseguita dal legislatore con tal genere di provvedimento, consistente nel “rimuovere gli effetti pregiudizievoli al perseguimento dell’interesse pubblico qualora si verifichi una situazione di inquinamento e deterioramento dell’azione amministrativa  comunale” (D.L 267 del 2000 art. 143 Testo unico enti locali)”.

Gli interventi dei rappresentanti delle associazioni hanno evidenziato come per
effetto del provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, la Città subirà
un consistente danno d’immagine verosimilmente foriero di ripercussioni in ambito sociale ed economico.

E’ stata sottolineata una sorta d’inerzia nei controlli delle Amministrazioni Comunali di Ostuni succedutesi nei tempi più recenti, rilevata dalle verifiche prefettizie che avrebbe offerto terreno fertile ai condizionamenti nell’attività amministrativa ad opera di soggetti in qualche modo collegati alla criminalità organizzata, a discapito del rafforzamento della comune propensione alla legalità così come pure è stata riscontrata, dopo la pubblicazione del decreto, una sorta di minimizzazione da parte di molti cittadini ostunesi della portata degli atti sanzionati per cui è stato suggerito di avviare un lavoro di educazione alla Cittadinanza attiva iniziando dal riconoscimento dei doveri prima che dei diritti e avviando, come Forum, percorsi di educazione alla legalità nelle scuole della città.

Inoltre si propone di impegnare le associazioni del Forum ad elaborare un progetto di visione della città, che tenga conto della bellezza e della cultura di cui Ostuni è depositaria al fine di preservarla per le generazioni future.

Dagli interventi è emersa la volontà di collaborare con la Commissione Straordinaria Prefettizia, perciò si ribadisce la richiesta di un incontro già avanzata il 10 gennaio u.s. al fine di coinvolgere la cittadinanza anche in previsione degli stanziamenti del PNNR e l’adesione al CIS che potrebbero riqualificare la città e l’intera costa e dell’approvazione del bilancio preventivo 2022/2024.

E’ stato posto l’accento sulla grave situazione in cui versano le istituzioni democratiche della nostra città e come sia in forte crisi la rappresentanza dei cittadini e la partecipazione alla gestione amministrativa, da cui l’importanza del ruolo delle associazioni, dei partiti e delle forze imprenditoriali. I 18 mesi di commissariamento non devono trascorrere nella delega ai tre commissari o nella lamentela di richieste né in attesa passiva che finisca quella che non può essere considerata una parentesi. Occorre un sussulto democratico assieme a quanti più cittadini è possibile.

Nell’ottica di avviare, insieme alle associazioni un percorso formativo, è stata accolta la proposta del “Forum per cambiare l’ordine delle cose” sulle disuguaglianze nell’ambito del diritto alla salute, acuite dalla pandemia ancora in atto e si invita la Commissione Straordinaria ad aderire al festival Legalitria inviato in Comune il 7/02/22 dalla società Radici Future, per coinvolgere gli studenti in un
percorso di educazione alla Legalità, anche in considerazione della chiusura della
Biblioteca Comunale.

 

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