Si terrà il 9 dicembre l’udienza pre-dibattimentale davanti alla giudice Stefania De Angelis del Tribunale di Brindisi a carico del 50enne accusato di aver ferito gravemente con colpi di fucile un gatto, lo scorso 27 dicembre, in contrada Santa Caterina, periferia di Ostuni.
L’uomo è imputato per maltrattamenti di animali e accensione ed esplosioni pericolose, in concorso con un’altra persona ancora non identificata.
Il Comune di Ostuni ha deciso di costituirsi parte civile, sottolineando in una nota la condanna verso ogni forma di violenza sugli animali e l’importanza della tutela della vita e della legalità come valori fondamentali per la comunità.
Il gatto, chiamato Ombra, fu colpito a un occhio in modo grave. Grazie alla solidarietà di cittadini e associazioni animaliste, Ombra ha ricevuto cure adeguate e oggi è stato adottato, diventando simbolo di resilienza e speranza per il quartiere.
Il 50enne è difeso dall’avvocato Antonello Anglani e ha respinto ogni addebito. Le indagini sono state condotte dal commissariato di polizia di Ostuni, supportato da filmati di videosorveglianza pubblici e privati, e hanno avuto inizio poche ore dopo il ferimento, avvenuto lungo il viale principale del consorzio di Santa Caterina, dove il gatto era conosciuto e amato dai residenti, in particolare dai bambini.
Il pubblico ministero Paola Palumbo sostiene l’accusa, mentre la difesa del 50enne nega ogni responsabilità, denunciando campagne diffamatorie sui social a suo carico.
Oltre al Comune, si prevedono costituzioni di parte civile da parte di diverse associazioni animaliste, tra cui: Lndc Animal Protection; Partito Animalista Italiano; Stop Animal Crimes Italia; Rispetto per tutti gli animali.
Il processo promette una battaglia legale complessa, con posizioni articolate tra pubblica accusa, difesa e parti civili, tutte volte a chiarire le responsabilità sul grave episodio.
