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Ottobre 16 2024

Gestione condominiale e amministratori: è in atto la rivoluzione digitale

Soprattutto a seguito dell’emergenza sanitaria, l’amministratore condominiale è diventato un vero e proprio manager, puntualmente supportato dai software di gestione presenti sul mercato

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Il lockdown dei mesi scorsi, dovuto all’emergenza sanitaria, ha rafforzato le opportunità del digitale anche nel settore dell’amministrazione condominiale

La gestione amministrativa e fiscale, l’utilizzo delle parti comuni dei condomini, la videosorveglianza, sono solo alcuni degli esempi di come il digitale può essere utilizzato dagli amministratori condominiali.

Questi, infatti, attraverso software dedicati, creano siti web condominiali per inviare le informazioni ai condòmini; usano programmi per gestire la contabilità e per inviare e ricevere comunicazioni dalla Pubblica Amministrazione e dalle banche. Questi software, come ad esempio quello per la gestione condominio Domustudio di Danea, consentono agli amministratori di gestire in particolare fatture, pratiche, corrispondenze e guasti.

Inoltre, consentono di comunicare direttamente via e-mail con i condomini, con la Pubblica Amministrazione e con gli istituti di credito. Ancora, consentono di gestire tutta la contabilità, di tenersi aggiornati sulle ultime normative in materia di amministrazione condominiale e permettono di salvare in cloud tutti i dati, i documenti e le informazioni utili.

Insomma, un vero e proprio esempio virtuoso e positivo di efficienza digitale.

Dopotutto non poteva che essere così: anche le nostre case sono diventate “smart” grazie al digitale. Basti pensare agli impianti di domotica per programmare l’apertura delle tapparelle e delle tende, del termostato, della luce, dei condizionatori, ecc. Il passo successivo è stato rendere “smart” anche i condomini, grazie a sistemi integrati capaci di leggere le termovalvole condominiali, di contabilizzare i dati degli impianti di luce, acqua e gas o di installare direttamente online la fibra condominiale.

Tra l’altro, la direttiva europea 2018/2001 che riguarda le fonti rinnovabili (REDII) ha disposto che entro giugno 2021 tutti i condomini dovranno ottimizzare il rapporto tra il fabbisogno energetico di gas e luce e il livello di emissioni, attraverso l’efficientamento energetico degli edifici, agevolato anche da incentivi fiscali e che ha come obiettivo quello di rendere i condomini delle vere e proprie “Energy Community”. Dunque, il condominio è visto come un ecosistema all’interno del quale si autoproduce energia rinnovabile.

Dato questo stato di cose, è innegabile che si sia evoluta anche la figura dell’amministratore condominiale: figura che era già cambiata a partire dalla riforma del condominio con la legge 220/2012, ma che oggi subisce una trasformazione radicale, diventando un vero e proprio manager.

Gli amministratori negli anni hanno dovuto fare i conti con la digitalizzazione, studiando i software e i programmi più adatti alle loro esigenze per gestire tutte le complessità che un condominio comporta, imparando a usarli per la corretta contabilità condominiale. Un lavoro non da poco, aiutato dai software gestionali sul mercato.

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