Insediatasi lo scorso 7 marzo, la commissione consiliare d’indagine sulla gestione del parcheggio di Santa Lucia durante l’estate scorsa, è presieduta dal consigliere democratico Angelo Brescia. Eletto durante la prima assise lo scorso 11 marzo con sette voti, sei del centrodestra più il suo, il nome del neo eletto presidente era stato designato dalla maggioranza, nonostante per regolamento la nomina spetti alle forze d’opposizione.
È questo il motivo che ha acceso i malumori all’interno dell’area socialista vicina all’ex sindaco Domenico Tanzarella, vittima nel corso dell’ultimo anno e mezzo di ben tre atti intimidatori. I socialisti si dicono amareggiati “per quello che è accaduto nel corso del primo insediamento della commissione, in quanto la maggioranza, invece di lasciare la scelta della presidenza all’opposizione, richiesto da un principio di collaborazione e lealtà istituzionale, ha pensato bene di votare il “suo” presidente pescandolo tra i banchi dell’opposizione, mortificando così le nostre prerogative di scelta”.
«Anche questa volta i consiglieri di opposizione dell’area tanzarelliana – si legge nella nota diffusa dalla maggioranza – riescono a mistificare la realtà che però va raccontata. Innanzitutto non è vero che il Regolamento consiliare preveda che la nomina del presidente delle commissioni di garanzia spetti alla minoranza, bensì che la presidenza sia attribuita alla minoranza e così è avvenuto. Come in ogni assemblea il presidente è votato da tutti i componenti e non solo da una parte. Chiarito quello che sembrerebbe ovvio, va detto che il dott. Angelo Brescia, consigliere del PD e quindi dell’opposizione, è stato eletto con largo consenso infatti il voto dei consiglieri che lo hanno indicato rappresenta i 18/24 del Consiglio. Rispettare le regole democratiche è la prima forma di legalità e, invece, i consiglieri dell’area socialista hanno tentato di non far partecipare al voto il consigliere Camassa perché componente del gruppo misto e hanno sostenuto che nella votazione non dovesse tenersi presente la consistenza numerica dei gruppi consiliari, cosa che è invece prevista nella delibera istitutiva della Commissione. Val la pena ricordare che nel consiglio comunale che ha deliberato l’istituzione della commissione, l’intera minoranza ha abbandonato l’aula proprio in corrispondenza del punto all’ordine del giorno riguardante la commissione stessa».
Fanno parte della commissione i consiglieri: Antonio Galizia (Obiettivo Comune), Adriano Zaccaria (Per Ostuni), Giovanni Zaccaria (Ostuni Futura), Claudia Trifan (Fratelli D’Italia), Margherita Penta (Lega), Ernesto Camassa (gruppo misto), Andrea Pinto (Tanzarella per Ostuni), Domenico Tanzarella (candidato sindaco per l’area civico-socialista), Giuseppe Tanzarella (Avanti Ostuni), Emilia Francioso (Scelta Sociale), Giovanni Parisi (Ostuni che lavora).
Sull’importanza del lavoro svolto invece dalla commissione di accesso ispettivo istituita presso il comune di Ostuni dalla Prefettura di Brindisi, volto a fare chiarezza sulle eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del parcheggio comunale di Santa Lucia, si è espressa nelle scorse ore la deputata ostunese del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano.
«A Ostuni come a Carovigno, dove il consiglio dei ministri ha sciolto il consiglio comunale per ingerenzare della criminalità organizzata – dichiara l’on Palmisano – è fondamentale tutelare il principio di legalità, cardine di ogni democrazia. Auspico che proprio questo valore possa costituire un esempio per i rappresentanti istituzionali ad ogni livello. Gli amministratori, nel caso di specie, quelli locali, dovrebbero avere non solo capacità politiche e gestionali ma anche di onestà e trasparenza. Seguo con attenzione il lavoro della commissione d’accesso ispettiva istituita nei giorni scorsi a Ostuni. Confido e sono certa che i membri – conclude l’onorevole ostunese – faranno estrema chiarezza su rilievi già mossi nei mesi scorsi da altri organi dello Stato. Situazioni gravi che vanno monitorate nell’ottica di rendere trasparente e senza alcun ombra la gestione di un’amministrazione pubblica».