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Agosto 11 2025

Gli effetti del Coronavirus su cultura e turismo, avviato monitoraggio regionale

L'iniziativa si basa su questionari online, i dati raccolti finalizzati a supportare le decisioni dell'amministrazione nell'ottica dell'emergenza presente e della programmazione futura

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Al via il monitoraggio della Regione sugli effetti del Coronavirus su cultura e turismo in Puglia. Gli imprenditori possono aderire all’iniziativa compilando i questionari online, i cui dati raccolti saranno analizzati e utilizzati per supportare le decisioni dell’amministrazione nell’ottica dell’emergenza presente e della programmazione futura.

L’epidemia che sta profondamente segnando la vita di qualunque cittadino, sta anche rivoluzionando ogni settore ed ogni attività lavorativa. Quelli che per anni sono stati tra i settori fiore all’occhiello dell’economia e della produzione locale e nazionale, come il turismo e la cultura, stanno subendo i pesanti contraccolpi di questa severa contemporaneità segnata dal Covid-19.

Nell’ottica del possibile calo dei contagi, del passaggio alla tanto attesa fase 2 dell’emergenza pandemica, e dunque di una possibile ripartenza, la Regione Puglia si sta mobilitando per raccogliere informazioni dettagliate sui pesantissimi effetti dell’epidemia proprio sui comparti strategici della cultura e del turismo.

Un’operazione che mira a calibrare e indirizzare le azioni e gli interventi straordinari di sostegno. Questo monitoraggio è dunque indirizzato agli operatori del turismo e della cultura pugliesi, che possono compilare i questionari online disponibili fino al prossimo 3 maggio su DMS/Digital Management System – il nuovo ecosistema digitale integrato del Turismo e della Cultura della Regione Puglia (dms.puglia.it).

Il monitoraggio, condotto in collaborazione con l’Osservatorio culturale del Piemonte e in coordinamento con Emilia Romagna e Toscana, in modo da poter disporre di dati omogenei e confrontabili a livello nazionale, intende coinvolgere, oltre all’intera filiera della cultura, della creatività e dello spettacolo, anche il comparto allargato del turismo (non solo le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere, ma anche agenzie di viaggio e tour operator, guide e accompagnatori turistici, stabilimenti balneari, sale ricevimenti, ristoranti, centri congressi e termali, parchi avventura e divertimento, porti turistici).

I questionari, a partire da quella che sarebbe stata la programmazione turistica 2020 in condizioni normali, indagano quante prenotazioni sono state cancellate e quante rimborsate o da rimborsare, quanti arrivi annullati, quanti lavoratori collocati in cassa integrazione o licenziati, quanti lavoratori stagionali non saranno assunti, quanti eventi annullati.

Si richiederà quindi una stima dei mancati guadagni e degli impatti economici sul turismo, la segnalazione degli strumenti/strategie adottati o che si ritiene opportuno adottare per far fronte alla crisi e, infine, una valutazione circa le misure/azioni più adeguate da adottare per la ripartenza.

Con riguardo al comparto culturale saranno approfonditi i mancati ingressi e relativi incassi per gli istituti e luoghi della Cultura, teatri, cinema, gli impatti derivanti dall’interruzione del rapporto con le scuole e dei contratti di fornitura per prestazione e ricezione di servizi.

Occorre poi valutare gli impatti economici, quanto gli operatori del settore siano in grado di usufruire delle misure nazionali di sostegno all’impresa e al reddito e quali iniziative sia possibile adottare per una fruizione alternativa di prodotti e contenuti culturali attraverso il digitale.

Nella consapevolezza che gli effetti del lock-down non si limiteranno esclusivamente ai giorni di chiusura dei luoghi della cultura e del turismo, ma impatteranno pesantemente sulla programmazione dei mesi a venire, a causa dell’inevitabile trasformazione dei comportamenti di consumo e delle considerazioni di cautela e di sicurezza da parte di partner, operatori e fornitori provenienti da fuori regione.

«Nella gravissima crisi che la Cultura e il Turismo stanno attraversando – commenta l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Caponeè fondamentale che chi ha responsabilità politica e amministrativa mantenga i nervi saldi e la lucidità necessaria per attivare le contro-misure più idonee ad aiutare le imprese e i lavoratori del settore che oggi non riescono ad intravedere l’uscita dal tunnel. dopo avere attivato le prime ‘misure tampone’ nel confronto quotidiano con il Governo nazionale, la Conferenza delle Regioni, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, riteniamo opportuno condurre adesso un monitoraggio a tappeto, ascoltando direttamente tutti gli operatori che lo vorranno, per effettuare una ricognizione puntuale dei danni subiti in termini di mancati guadagni, extra-costi e conseguenze lavorative e sociali».

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