Lo SPRAR di Ostuni potrà presto essere sottoposto a degli interventi di riqualificazione, grazie al finanziamento pubblico concesso dal Ministero dell’Interno. Con una nota acquisita agli atti lo scorso 27 dicembre, il dipartimento di pubblica sicurezza – ufficio gestione del PON Legalità, veniva notificata l’ammissione a finanziamento per un importo complessivo di 220mila euro, per il progetto relativo alla “riqualificazione degli immobili destinati ai centri SPRAR”.
«Il progetto è stato presentato a settembre 2018 – riferisce l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Palmisano – e, grazie alla solerzia degli uffici comunali dei Lavori Pubblici e dei Servizi Sociali che hanno lavorato in sinergia, portiamo a casa un importantissimo finanziamento utile alla causa dell’inclusione e dell’integrazione nella nostra città».
Il progetto ammesso a finanziamento rispondeva all’Avviso Pubblico con procedura valutativa a sportello per l’individuazione di progetti di miglioramento dell’accoglienza, dell’inclusione e dell’integrazione dei migranti nelle strutture di seconda accoglienza ubicate nelle regioni meno sviluppate e il recupero, adeguamento e ri–funzionalizzazione dei beni pubblici da destinare a strutture per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati regolari.
Il progetto si propone il miglioramento e il risanamento infrastrutturale dei centri per l’accoglienza diffusa dei migranti e nello specifico di quelli di seconda accoglienza in favore dei Comuni che aderiscono alla rete SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Il progetto contempla inoltre il rafforzamento e il miglioramento dell’ospitalità e della capacità ricettiva delle strutture di seconda accoglienza, anche mediante la creazione di presidi sanitari, anche mobili, per garantire tempestive cure e supporto medico specialistico ai migranti e la realizzazione di spazi di integrazione e inclusione per i migranti, quali centri culturali, centri di aggregazione sociale, spazi per attività formative, strutture sportive e ricreative, centri polifunzionali per l’erogazione di servizi di integrazione sociale e lavorativa.
Le voci di spesa spaziano dall’esecuzione di lavori di miglioramento e risanamento infrastrutturale dei centri per l’accoglienza di proprietà pubblica, all’acquisto di forniture e attrezzature come beni mobili, arredi e suppellettili.