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Ostuni
Ottobre 17 2024

InSpiaggia in sicurezza, presentata l’app turistica anticovid

Il Comune di Ostuni tra i primi precursori del software, nato dall'esigenza imposta dall'emergenza Coronavirus e sviluppato nell'ottica di promuovere il turismo locale

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È stata presentata nella mattinata di venerdì 17 luglio ad Ostuni, l’app InSpiaggia, applicazione software dedicata ai dispositivi di tipo mobile, pensata nell’ottica dell’emergenza Coronavirus per rispondere all’esigenza di scongiurare assembramenti sulle spiagge libere, e maturata poi in una più completa visione turistica.

Si tratta di uno strumento che raccoglie una selezione accurata delle spiagge libere pugliesi con i rispettivi servizi, e permette all’utente di scegliere la località balneare in base alle proprie esigenze e allo stato del lido, segnalato dal Comune di appartenenza.

Il progetto apre ad una visione turistica del litorale, mostrando per ogni spiaggia foto di riferimento e tutta una serie di informazioni relative non solo allo stato dell’affollamento e della capienza, ma anche a tutti i servizi annessi. La doppia finalità mostra per ogni spiaggia una foto, una serie di informazioni turistiche e non, che veicolano l’utente nella scelta consapevole della spiaggia. Attraverso l’informazione dello stato dell’affollamento che responsabilizza l’utente, l’app InSpiaggia tenta di risolvere a monte un problema che potrebbe esserci a valle.

A spiegare nel dettaglio il funzionamento della app, alla presenza del sindaco di Ostuni, Guglielmo Cavallo, dell’assessore all’Urbanistica, Eliana Pecere, Martino Cassano e Giuseppe Grilli, giovani responsabili della startup InnoPa s.r.l., innovativa vincitrice del progetto “Pin Regionale”, patrocinata dall’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione.

«Lavorando da tempo con i comuni costieri, abbiamo ravvisato la necessità di trovare uno strumento utile alla gestione delle spiagge libere in questo particolare momento – ha raccontato Martino CassanoConfrontandoci con i nostri interlocutori, abbiamo raccolto le varie esigenze per la creazione di questa app, che si configura come uno strumento di conoscenza, informazione e monitoraggio del territorio. Un sistema di comunicazione del sovraffollamento delle spiagge, che individua lo stato delle spiagge libere del litorale, al momento brindisino e ionico ma presto anche garganico e del nord barese e leccese. Due i sistemi utilizzati, uno legato all’attività degli operatori comunali che sul posto controllano certificando lo stato delle spiaggio, e l’altro quello che fa capo all’utente, che può segnalare se la spiaggia è piena, o libera o quasi piena. Le segnalazioni vengono raccolte e inoltrate all’amministrazione che può così intervenire con controlli mirati».

L’esigenza del momento apre dunque all’opportunità di ulteriori funzionalità dell’app, come spiega Giuseppe Grilli: «Non volevamo che l’app fosse solo un app Covid, per questo abbiamo pensato di aggiungere tutta una serie di informazioni utili all’accoglienza turistica e locale: l’utente può salvare spiagge tra i preferiti, navigare in rete, condividere, funzioni standard di una app turistica che riesce a dare conto di dettagli su capienza e servizi annessi, come l’accesso per i disabili, parcheggi o accesso per i cani. In più, e questo lo dobbiamo ai confronti con le amministrazioni e con Ostuni che è stato tra i precursori di questi ulteriori spunti, c’è una sezione legata alle informazioni che il comune stesso può veicolare: In ‘Info dal Comune’ spazio ad eventi, sagre, informazioni sulla raccolta differenziata, insomma nozioni utili al turista che visita quella specifica spiaggia, e può interessarsi a tutto il contesto territoriale di rifermento».

Commenta con soddisfazione il sindaco Cavallo, tra i primi a sposare l’utilità del progetto: «È partita come un’idea per fronteggiare la situazione Covid e post-Covid, ma è una app che, anche in tempi normali e senza costrizioni, potrà essere sfruttata per aiutare cittadini e turisti a scegliere la spiaggia meno affollata godendo della vacanza. L’ho trovata un’idea molto buona, anzitutto perché mette insieme tanti comuni del litorale, poi perché contiene tante altre situazioni e sviluppi che potranno essere incentivati nel corso del tempo. Stiamo tentando di innovare il modo di fare turismo e di essere al passo con i tempi, dando garanzia a chi viene dalle nostre parti di vivere una estate rilassante, tranquilla e soprattutto in sicurezza. Si scarica con facilità digitando nello store di riferimento InSpiaggia Puglia,  e viene aggiornata nel corso della mattinata dai riferimenti che avremo sulle spiagge libere, o dagli addetti al salvataggio o da gruppi di volontari già contattati, oltre ad essere interattiva dunque aperta al contributo del singolo utente. All’interno ci sono altre funzionalità e indicazioni che possono essere utili al turista».

Al momento l’app copre quasi tutto il litorale da Bari a Brindisi, più la zona del tarantino ionico, e si attendono prossimi sviluppi riguardo Visete ed il Gargano. L’obbiettivo è quello di creare uno strumento unico regionale che possa garantire il servizio: centralizzando tutto all’interno della app, il turista avrà una possibilità di scelta importante e il funzionamento diventerebbe ottimizzato al livello regionale.

Al Comune di Ostuni, la startup riconosce il merito e l’importante ruolo di essere stato tra i primi ad aver creduto alla bontà del’iniziativa. «Un progetto che ci è piaciuto subito nell’ottica di innovare la pubblica amministrazione – aggiunge l’assessore Pecere –  Siamo riusciti attraverso questa app a rendere fruibile questa porzione di territorio in maniera digitale. Vengono veicolate informazioni su sicurezza e turismo, ed è possibile fruirne prima di spostarsi da casa. Anche la fruizione digitale come premessa di quella effettiva è un valore aggiunto veicolato da questa piattaforma che sta prendendo piede. Siamo partiti in poco ma si sta sviluppando con nostra grande soddisfazione».

 

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Salvatore Galizia
Salvatore Galizia
Da sempre affascinato dall'idea di scrivere, raccontare un accaduto, una storia, un'idea. Passione che negli anni ha sposato logico percorso dedicato a studi triennali in Scienze della comunicazione, magistrali in Scienze dell'Informazione editoriale, pubblica e sociale. La qualifica da giornalista pubblicista, le collaborazioni con testate giornalistiche locali, lo sport tra le fonti d'ispirazione predilette
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