Da qualche anno a questa parte tra le abitudini di investimento degli italiani si è fatto largo l’argento, materiale prezioso che non arriva certo ai livelli dell’oro ma che comunque può essere considerato un suo parente, pur se meno nobile. Nel caso del metallo giallo si parla del bene rifugio più richiesto al mondo nei momenti di crisi, motivo per il quale è sempre in cima alle scelte da parte degli investitori privati.
L’argento occupa una piazza inferiore, di bene non all’altezza dell’oro ma comunque un qualcosa di prezioso sul quale puntare. Esattamente come l’oro non può essere creato dal nulla e quindi deprezzato (non va incontro ad inflazione) ed è a sua volta una riserva di valore. Per chi investe in modo autonomo su questo bene, il consiglio è quello di controllare e verificare costantemente il prezzo dell’argento, che varia in base a diversi fattori.
Il prezzo dell’argento
L’argento, come la maggior parte delle risorse naturali, è classificato alla stregua di una merce, il che significa che il suo prezzo si muove tipicamente nella direzione opposta di azioni e obbligazioni. Molti investitori si rivolgono all’argento e ad altre materie prime quando il mercato azionario è in ribasso o l’economia è in difficoltà. Ecco perchè come investimento, l’argento può essere un buon modo per diversificare il proprio portafogli.
Quando i mercati iniziano a perdere di valore ed una crisi è alle porte, è sempre ai beni rifugio che ci si rivolge, in particolare l’oro (su tutti) e da qualche tempo anche l’argento. Ecco perché anche il parente meno famoso dell’oro vede la propria quotazione legata direttamente ad eventi di politica e attualità. Che notoriamente influiscono sul prezzo degli asset.
Perché conviene investire in argento
Tra l’altro, a differenza dell’oro, l’argento risulta essere maggiormente conveniente a livello di costi di acquisto per l’investitore medio. Oggi poi ci sono molte opzioni per investire in argento, il che consente di andare incontro ad ogni aspettativa di investimento: la forma più diffusa è sempre quella riferita all’acquisto di argento fisico, quindi monete, lingotti, gioielli vari.
Ma si è fatta largo anche la possibilità di investire in argento finanziario, sottoscrivendo contratti di acquisto, come si fa con altri asset. Un approccio certamente più complesso che richiede competenze tecniche più elevate e che è bene prendere in considerazione solo se si ha una certa dimestichezza con le dinamiche dei mercati finanziari.
