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Ottobre 17 2024

Ipotesi commissariamento. L’on. Palmisano: «Informazioni coperte da segreto istruttorio»

La deputata ostunese dichiara di monitorare l’iter nel massimo rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Sarà il Ministero dell’Interno a decidere

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Sull’ipotesi di scioglimento del consiglio comunale e commissariamento del Comune di Ostuni, interviene la deputata ostunese del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano, che diffonde una nota in cui dichiara di monitorare l’iter nel massimo rispetto dei ruoli e delle istituzioni.

La comunità locale attende con comprensibile apprensione di sapere quale sarà la decisione del Ministero dell’Interno, che ad agosto scorso ha acquisito la relazione prodotta a margine dei sei mesi di insediamento della commissione di accesso ispettivo nominata dalla Prefettura di Brindisi.

«Sul caso Ostuni ripongo massima fiducia nell’operato del Ministero dell’Interno e della Prefettura di Brindisi», afferma l’on. Valentina Palmisano in riferimento alle attività in corso per la valutazione del dossier riguardante la città di Ostuni, dopo il lavoro della commissione ispettiva.

Il pool investigativo, al lavoro dal 26 febbraio al 26 agosto dell’anno in corso, composto da un Viceprefetto in servizio a Brindisi, dal Vicequestore vicario della Questura brindisina e da un ufficiale della Guardia di Finanza, ha avuto il compito di fare luce sulle sospette infiltrazioni mafiose legate alla gestione del parcheggio comunale di Santa Lucia durante l’estate 2020.

«Sarà il Ministero dell’interno a valutare la gravità degli elementi acquisiti, che potrebbero determinare anche il possibile scioglimento del consiglio comunale. Da parte mia sto attenzionando dal primo giorno l’intera questione, sempre, però, nel massimo rispetto di quelle che sono le mie prerogative da parlamentare, senza mai interferire sulle attività in corso da parte della Prefettura di Brindisi e del Ministero dell’Interno. Si tratta di vicende delicate che meritano il totale rispetto istituzionale nei confronti di chi ha portato avanti la prima fase di accertamento, ma anche di coloro i quali prenderanno la decisione finale. Ci sono informazioni coperte da segreto istruttorio. Ogni possibile richiesta aggiuntiva rispetto ad atti pubblici, come è giusto che sia, rientrerebbe nella fattispecie dell’ abuso d’ufficio: percorso lontano anni luce da quello che è – conclude l’on. Palmisanoun impegno quotidiano di rappresentante del territorio caratterizzato da legalità e trasparenza».

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