Resta ancora un mistero la morte di Antonio Andriola, deceduto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso in casa dell’anziano signore presso cui prestava servizio come assistente e operatore sanitario. A dare l’allarme, la donna che avrebbe dovuto dargli il cambio e che invece lo ha trovato esanime in cucina. Immediato l’intervento del personale del 118, che ha constatato il decesso e di alcuni agenti di Polizia del Commissariato di Ostuni e del dirigente Andrea Toraldo, cui spetta il compito di fare luce sulla vicenda.
Sul posto anche la Polizia Scientifica e il personale della Squadra mobile per effettuare una serie di rilievi e accertamenti tecnici all’interno dell’abitazione del pensionato ostunese. L’attività d’indagine da parte degli agenti è durata tutta la mattinata. Intorno alle ore 12 la salma del 49enne è stata trasportata al cimitero di Ostuni.
Si attende ora l’esito dell’esame autoptico disposto dalla Procura di Brindisi sul cadavere del 49enne ostunese. Tra le ipotesi, un malore improvviso risultato fatale per Andriola. L’uomo sarebbe stato ritrovato in cucina privo di vita, con un piccolo taglio sotto il mento. Secondo gli investigatori il segno di una caduta giunta a seguito di un ipotetico infarto.
Sul corpo dell’uomo non è stato evidenziato alcun segno di violenza, tant’è che attualmente non ci sono persone indagate per la sua morte. Antonio Andriola non era sposato e viveva da solo. Amici e conoscenti lo descrivono come una persona tranquilla, affabile e riservata. Da qualche mese lavorava come assistente dell’anziano signore, malato da tempo e residente al primo piano della palazzina di via Camassa in cui purtroppo Andriola è morto.