Ha suscitato molto clamore il video che mostra un cavallo imbizzarrito scaraventare a terra il fantino poco prima dell’inizio della cerimonia di premiazione della Cavalcata di Sant’Oronzo, svoltasi a Ostuni martedì 27 agosto.
La pubblicazione del video sui social network ha innescato una serie di commenti scritti da chi ha approfittato dell’episodio per invitare a porre fine a una tradizione che «mortifica e non rispetta gli animali».
Tempestiva e perentoria la risposta dell’associazione “Cavalcata di Sant’Oronzo”, presieduta da Agostino Buongiorno. In una nota postata sulla pagina Facebook ufficiale, il direttivo dell’associazione scrive: «La presidenza e tutto il direttivo dell’associazione Cavalcata di Sant’Oronzo, tengono a precisare quanto accaduto nei minuti precedenti alla premiazione dello scorso 27 agosto 2019.
Come tutti avete visto dal video che gira in rete, un cavallo spaventato dai flash a raffica delle macchine fotografiche, si è spaventato ed ha creato alcuni problemi circoscritti nel percorso della cavalcata.
Il fantino ed il suo accompagnare coinvolti nell’episodio, sono stati prontamente soccorsi dalla Croce Rossa e il cavallo è stato subito tranquillizzato dagli addetti ai lavori, è intervenuto in soccorso anche il nostro veterinario di riferimento.
Ci teniamo a precisare visti i tanti commenti che si sono susseguiti sui social, che la nostra manifestazione rispetta gli animali che vi partecipano sotto il punto di vista legale e di salute, basti ricordare quello che accade il 25 agosto di tutti gli anni nell’assegnazione dei numeri per la sfilata che viene preceduta dalla visita medica-veterinaria.
Il video pubblicato lede l’immagine della nostra associazione e della nostra devozione al Santo, oltre a ledere l’immagine della nostra città e dei nostri associati coinvolti nell’accaduto. Ci teniamo a precisare che l’episodio infatti resta isolato nei 25 anni di attività della nostra associazione.
Cogliamo l’occasione per farvi sapere che il cavaliere coinvolto e il suo accompagnatore, dopo gli accertamenti di rito, sono ritornati a casa nella stessa serata del 27 agosto, in condizioni ottimali».
Alle parole dell’associazione “Cavalcata di Sant’Oronzo”, si aggiunge il commento della sezione ostunese dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), che dichiara: «Nella Città Bianca non c’è nessun maltrattamento animali. Anzi. I cavalli che partecipano a questo evento vengono preparati e seguiti quotidianamente attraverso un sistema di tutela del loro stato di benessere giornaliero. Non si strumentalizzi un episodio dovuto alla negligenza di qualche “curioso” invadente con i flash”».