La Puglia celebra le sue minoranze linguistiche con il progetto Matria, in occasione della Giornata internazionale della Lingua Madre.
Avviato lo scorso mese di settembre, il progetto regionale “Matria. Le lingue di ieri, di oggi, di domani”, è finalizzato alla valorizzazione delle minoranze linguistiche della Puglia che, in occasione della Giornata internazionale della lingua madre, torna a far parlare di sé. Alla base dell’iniziativa regionale, finanziata per un importo complessivo di 130.000 euro, vi è un accordo di cooperazione tra Regione Puglia, USR PUGLIA, AFC, TPP e Notte della Taranta, che pone al centro il mondo della scuola per stimolare lo scambio generazionale, il confronto e l’arricchimento, con l’obiettivo di non disperdere lo straordinario patrimonio immateriale di queste comunità che rischiano di scomparire.
«La Giornata internazionale della Lingua Madre fu proclamata dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel novembre del 1999. Dal 2000 essa viene celebrata ogni 21 febbraio per promuovere la diversità linguistica e culturale ed il poliglottismo – spiega l’Assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, che aggiunge – Questa è una data particolarmente sentita per la Puglia che si onora di ospitare all’interno del suo territorio tre minoranze storico linguistiche, tre comunità, quella francoprovenzale, grika e arbëreshë, che hanno trovato in Puglia la loro seconda casa, integrandosi armoniosamente con il tessuto ospitante. Una storia di rispetto, di pace, di convivenza, di tolleranza, di solidarietà e di armonia che va avanti da secoli di cui siamo profondamente orgogliosi e che dobbiamo tutelare e conservare gelosamente.
Per questo abbiamo lanciato lo scorso settembre il programma regionale “Matria. Le lingue di ieri, di oggi, di domani”, avvalendoci della cooperazione di Ufficio Scolastico per la Puglia, Apulia Film Commission, Teatro Pubblico Pugliese e Notte della Taranta, con l’obiettivo di promuovere e tutelare il patrimonio culturale delle minoranze native, riconosciute anche dalla Legge regionale n. 5/2012, garantendo la conservazione, il recupero e lo sviluppo delle relative identità culturali che rischiano di andare disperse. Un’iniziativa straordinaria che ha come protagonisti gli studenti e studentesse delle istituzioni scolastiche del territorio, accompagnati in un percorso alla riscoperta delle radici, culture e delle tradizioni del loro passato. Tre minoranze e tre progetti con forme espressive differenti: l’audiovisivo per la valorizzazione della minoranza francoprovenzale, il teatro per gli arbëreshë e la musica per la minoranza grika.
Siamo molto soddisfatti, in primavera lanceremo un tour di eventi nei vari territori con la presentazione finale dei risultati dei tre progetti, sarà una grande iniziativa con studenti, docenti, rappresentanti delle minoranze per celebrare le diversità, il multiculturalismo, le lingue madri, incoraggiando come sempre la tolleranza e il dialogo».
Apulia Film Commission è impegnata in queste settimane nella realizzazione di un documentario, la cui regia è stata affidata al videomaker pugliese Luciano Toriello, che racconterà l’incontro-scontro tra le diverse generazioni della comunità francoprovenzale. Da una parte i giovani nativi digitali che non conoscono le categorie di distanza e tempo, suffragate dalla tecnologia che le annulla, e dall’altra gli anziani, depositari di un sapere antico e di conoscenze da tramandare e trasmettere, per far sì che non soccombano allo scorrere del tempo e allo spopolamento di questi luoghi. Per il documentario c’è stato un lungo percorso di ricerca con le comunità locali che ha permesso il ritrovamento di filmati originali, girati in super8, che confluiranno nel prodotto finale.
La minoranza arbëreshë è protagonista, invece, di un intenso programma di attività che prevedono laboratori di teatro, danza, burattini, realizzati con il coinvolgimento di compagnie di artisti sia italiani che albanesi, a cura di Teatro Pubblico Pugliese. Al centro gli studenti e studentesse del territorio, impegnati in un viaggio alla riscoperta degli elementi caratterizzanti della loro storia e cultura. In programma anche un convegno istituzionale per celebrare l’amicizia e il legame antico tra Puglia e Albania.
E infine Fondazione Notte della Taranta, che dal 1998 si occupa della tutela del patrimonio di lingua ellenofona, lancia il progetto “Taranters – Festival”, un percorso di ricerca, formazione e didattica in compagnia dei musicisti della Fondazione rivolto a ragazzi frequentanti le scuole dei comuni della Grecìa salentina. Dalla tradizione si passerà all’innovazione con la rivisitazione in chiave moderna di alcuni canti popolari che confluiranno in una sezione apposita del Festival “La notte della Taranta” 2022.
Il percorso si concluderà a maggio con un tour nei teatri dei vari territori con la presentazione dei risultati dei tre progetti, audiovisivo, teatrale e musicale. Il 2 maggio l’appuntamento è al Teatro Paisiello di Lecce, il 10 maggio al Teatro Fusco di Taranto e il 13 maggio al Teatro Giordano di Foggia.