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Dicembre 14 2024

L’ASL di Brindisi internalizza il 118, Forza Italia: «Si ritiri immediatamente quel documento»

«Così si mette a rischio il lavoro di decine e decine di associazioni di volontariato e la qualità del servizio», dichiara la coordianatrice provinciale Laura De Mola

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La delibera n. 1861, datata 11 settembre, internalizza per l’ASL di Brindisi il servizio di trasporto pazienti 118 – Rete Emergenza/Urgenza. Un documento che sta mandando le associazioni del settore su tutte le furie, perché si tratta di una decisione – assunta a pochi giorni dalle elezioni regionali – che rischia di far chiudere decine e decine di associazioni di volontariato e protezione civile che da anni operano in tutta la provincia.

L’obiettivo è quello di affidare ad un’unica società interna, la Sanitaservice ASL BR, la gestione del 118, assumendo circa 10 unità per ogni associazione e abbattendo i costi a spese e discapito di tutti coloro che in questi anni hanno investito su personale e qualità.

«È già abbastanza vergognoso – tuona Laura De Mola, dirigente provinciale di Forza Italia – che una simile decisione venga presa a pochi giorni dalle elezioni regionali. A ciò si aggiunge che l’opera di distruzione della sanità pugliese portata avanti in questi anni, ha già provocato conseguenze catastrofiche in tutto il comparto sanitario, gravando su personale, famiglie e volontari. Quella di Emiliano – insiste la dirigente – è solo l’ennesima mazzata. Ci ritroveremo ad assistere alla chiusura di numerose associazioni di volontariato, con la seria conseguenza di un crollo della qualità del servizio erogato. Parliamo di associazioni, fatte di donne e uomini, che hanno fatto numerosi investimenti negli ultimi decenni, anche con l’acquisto di mezzi all’avanguardia per rispondere alle urgenze, e che adesso rischiano di finire letteralmente per strada, ritrovandosi debiti da saldare senza più il sostegno economico di cui avrebbero bisogno».

Forza Italia Brindisi, accogliendo la legittima preoccupazione delle associazioni di categoria, chiede dunque al presidente Michele Emiliano di ritirare quella delibera. «Emiliano deve ritirare quella delibera, prima che diventi effettivamente esecutiva, e deve farlo prima del voto. Perché altrimenti – assicura la De Molasarà uno dei primi atti che chiederemo a Raffaele Fitto, non appena sarà eletto nuovo presidente, e comincerà spazzando via quindici anni di pessimo governo e disdicevole gestione della sanità in questa regione».

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