Minacciato di morte per aver scritto un articolo sui presunti legami che legano la mafia garganica a quella nigeriana. Lo scrittore pugliese Leonardo Palmisano, docente di Sociologia urbana al Politecnico di Bari, che da anni si occupa del capolarato in Capitanata, sul quale ha scritto molti libri, ha denunciato alla Polizia postale di aver ricevuto minacce di morte sul suo profilo Facebook.
Nell’articolo incriminato Leonardo Palmisano paventava l’esistenza nel ghetto di Borgo Mezzanone, frazione di Manfredonia, che raccoglie numerosi immigrati che vivono confinati in una baraccopoli, di esponenti di una nota organizzazione criminale nigeriana. Lo scrittore aveva inoltre ipotizzato che l’organizzazione potesse controllare il giro di prostituzione della zona, coinvolgendo ragazze nigeriane, in un giro che frutterebbe parecchio denaro.
Le minacce di morte, ha spiegato lo scrittore, sarebbero state inviate da 5 profili ‘fake’ di ragazze nigeriane; la stranezza è che, subito dopo averli letti, i messaggi si sarebbero cancellati. Tutti i messaggi contenevano la frase “We kill you” (Noi ti uccidiamo) e il fatto che si sarebbero autodistrutti dopo la lettura farebbero indurre a sospettare che dietro l’invio ci possano essere gruppi ben organizzati, che si sarebbero avvalsi di falsi profili Facebook.
Sugli episodi indaga la Polizia postale, mentre dopo la diffusione della notizia delle minacce, diversi attestati di solidarietà e affetto stanno arrivando sui profili social dello scrittore.