Continua la lotta al gioco d’azzardo e si intensificano i controlli dei Carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, volti a fermare l’illegalità e contrastare il deprecabile fenomeno della ludopatia.
Una serie di controlli effettuati negli ultimi giorni dagli uomini dell’Arma ha portato ad applicare sanzioni per un ammontare complessivo di 110 mila euro e sottoporre a sequestro amministrativo 22 apparecchi di gioco.
In particolare, i militari delle compagnia di Brindisi, San Vito dei Normanni, Francavilla Fontana e Fasano, unitamente al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, hanno ispezionato 67 sale scommesse in tutta la provincia di Brindisi.
Il giro d’affari legato al gioco d’azzardo e, in particolare alle slot-machine e ai giochi online, negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita straordinaria. Il facile accesso e la capillare diffusione degli apparecchi elettronici ha determinato sia l’aumento dei giocatori sia l’aumento dei soggetti affetti da gioco d’azzardo, trasformando e snaturando l’originaria finalità ludica e di intrattenimento.
La completa liberalizzazione del settore, avvenuta negli anni scorsi, ha fatto sì che alcune categorie di persone, tradizionalmente immuni al gioco, come giovani e giovanissime, casalinghe e pensionati, abbagliati dall’illusione del facile guadagno, hanno finito per esserne contagiati, dilapidando patrimoni e distruggendo vite.
In Italia è l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (Aams) ad occuparsi della gestione e della supervisione del gioco pubblico, coadiuvata da altre Agenzie come l’Agenzia dei Giochi, con cui cerca di assicurare gli introiti statali con il prelievo fiscale e di conservare un mercato trasparente ed estraneo all’illegalità. La gestione delle scommesse sportive rientra tra quelle attività apparentemente legali, attraverso le quali la criminalità organizzata si infiltra nell’economia legale riciclando il denaro proveniente da traffici delittuosi.
L’attenzione dei Carabinieri nei controlli dei giorni scorsi si è incentrata principalmente sulla verifica delle autorizzazioni relative agli apparecchi di intrattenimento con vincita in denaro, al corretto esercizio delle licenze rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato. La maggior parte delle violazioni contestate, che hanno portato alle multe e ai sequestri, hanno riguardato proprio la mancanza di qualsiasi tipo di autorizzazione rilasciata dall’autorità competente.